Ieri sera durante la puntata numero 60 di Finestra sull’Arena è intervenuto telefonicamente l’ex calciatore del Pisa Bruno Caneo, uno dei giocatori simbolo dell’era Anconetani. Caneo ha raccontato il suo passato nerazzurro, ma ha parlato anche dell’attualità del Pisa. Rivedi la puntata e rileggi le parole di Caneo.
La prossima sarà una settimana importante per la storia del Pisa. Tu hai fatto parte dell’era Anconetani vivendola da protagonista.
Gli anni targati Romeo Anconetani sono stati i più importanti dell’intera storia del calcio pisano, per i tifosi e per tutta la città: stagioni trascorse in serie A ed in serie B con l’obbiettivo di primeggiare e tornare subito nella massima serie, con due Mitropa Cup portate all’ombra della Torre Pendente.
Berggreen ieri era a Pisa
Mi hanno mandato le foto e l’ho visto invecchiato, un po’ come me… scherzi a parte Klaus gli anni che ha li porta davvero bene, e da parte mia spero di essere a Pisa la prossima settimana nell’ambito delle iniziative per i centodieci anni di storia del sodalizio neroazzurro.
Ricordiamo anche momenti positivi e negativi. Nell’86-87 fu difficile ripartire dopo l’anno precedente, però fu una cavalcata.
Qualche annata difficile a Pisa l’ho passata anche io : ricordo ad esempio la retrocessione che patimmo a causa della salvezza di Udinese e Lazio, che nel corso dell’estate per qualche vicenda poco chiara avrebbero poi dovuto essere retrocesse d’ufficio ed invece fecero ugualmente la serie A ai nostri danni seppur partendo con una penalizzazione in classifica ; noi disputammo allora il campionato di serie B e facemmo una cavalcata incredibile conclusasi con l’apoteosi di Cremona, partita che ricordo alla perfezione e dove il presidente fu bravissimo a fare arrivare in Lombardia un sacco di nostri tifosi.
Che persona era Anconetani?
Romeo era sostanzialmente di animo buono, anche se qualche frizione con lui l’ho avuta : come dimenticare quando mi mise fuori rosa ? Facemmo una brutta partita contro il Como ed io dopo la partita dovetti tornare a casa per motivi personali, cosa che fece anche Stefano Cuoghi che andò a trovare il figlio ammalato ; a quei tempi non c’erano i telefoni cellulari e quando il lunedì Anconetani ci rintracciò lontano da Pisa andò su tutte le furie e ci mise entrambi fuori rosa. Oltretutto persi la fascia di capitano che finì sul braccio di Claudio Sclosa, ma io decisi di comportarmi in maniera diversa da quanto fatto in queste settimane da Mauro Icardi e preferii tutelare il gruppo, cosa che Romeo apprezzò tantissimo tanto da mandarmi una lettera di ringraziamento per la professionalità che avevo dimostrato nell’occasione. Peccato soltanto che qualcosa di simile non mi sia mai arrivato da Claudio Sclosa.
Veniamo al presente. Come ti sembra questo Pisa?
Ho visto recentemente il Pisa giocare contro la Carrarese e vincere la partita con pieno merito ; soprattutto ho visto un grande pubblico presente all’Arena Garibaldi e di questa cosa mi rallegro perché con un pubblico del genere è più facile ottenere certi risultati. La famiglia Corrado a mio avviso sta facendo molto bene e grazie al lavoro del direttore sportivo e dell’allenatore ha saputo allestire una squadra importante che mi ricorda il Cosenza della passata stagione, capace di mettere a referto un finale di campionato vincente. Con il fondamentale connubio fra squadra e tifoseria il Pisa può arrivare al secondo posto ed ottenere un vantaggio consistente nei play off.
Cosa è cambiato rispetto a inizio campionato??
Ho visto una squadra con un Gucher che è giocatore fuori categoria, con una difesa che ha acquisito sicurezza e con un attacco composto da calciatori davvero importanti ; il Pisa gioca con grande determinazione, con coraggio e senza paura, mettendo in campo tanto dinamismo e dimostrando di crescere in autostima partita dopo partita. Credo che sia stato fondamentale il mercato di gennaio grazie al quale sono arrivati giocatori che hanno saputo fare la differenza come Verna e Minesso.
Il Pisa affronterà la Juventus Under 23, non la vera Juventus. Soffermiamoci sul progetto squadre B.
Il progetto delle squadre B mi sembra sia stato studiato con poca attenzione : che senso ha parlare di Juventus under 23 quando nella compagine bianconera giocano sempre tre o quattro calciatori fuori quota ? Piuttosto chiamiamola Juventus Lega Pro … Inoltre la serie C è un campionato dove il campanilismo la fa da padrone e secondo me i giovani crescerebbero molto di più giocando in squadre come il Pisa o il Piacenza piuttosto che in una squadra che gioca costantemente senza pubblico e senza pressioni particolari ; in altre parole, i giovani senza avere al proprio fianco giocatori esperti imparano davvero poco. Mi sembra un progetto che non ha futuro ; mi ricordo ancora di quando da giovanissimo ero a Parma insieme ad un altro ragazzino che si chiamava Carlo Ancelotti : fatta eccezione per noi due il compagno più giovane aveva ventotto anni …
Un ultimo saluto al pubblico prima del congedo? Cosa dici ai tifosi pisani?
Spero con tutto il cuore che il Pisa possa salire in serie B, la categoria minima che compete ad una piazza importante quale è quella neroazzurra; e spero anche che possa andare in porto il progetto di riqualificazione dell’Arena Garibaldi, che sarebbe un qualcosa di determinante per la società che in questo modo, con uno stadio di proprietà, avrebbe a disposizione nuova linfa da investire nella crescita della squadra.
Intervista in collaborazione con il Pisa Siamo Noi