Questa mattina, nella cornice della Sala delle Baleari del Comune di Pisa, è stata consegnata la cittadinanza onoraria pisana agli ex calciatori nerazzurri Berggreen e Larsen.
Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha conferito stamani la cittadinanza onoraria della città di Pisa ai danesi Klaus Beergreen e Henrik Larsen, giocatori del Pisa Sporting Club negli anni d’oro 1982-1991, periodo in cui il sodalizio nerazzurro partecipò a sei campionati di Serie A e vinse due Coppa Mitropa sotto la guida del Presidente Romeo Anconetani. La cerimonia si è tenuta stamani nella Sala Baleari di Palazzo Gambacorti alla presenza dei giocatori Klaus Berggreen e Henrik Larsen, che sono arrivati accompagnati dalla squadra danese del Lyngby vincitrice nel 1990 della coppa nazionale, del sindaco Michele Conti, di Giuseppe Corrado Presidente Pisa Sporting Club, del figlio di Romeo, Adolfo Anconetani, del vicesindaco Raffaele Latrofa e di Fabio Vasarelli dell’Associazione Cento. Erano inoltre presenti alla cerimonia l’assessore allo sport Frida Scarpa e all’assessore ai servizi demografici Gabriella Porcaro.
Erano state una delibera di Giunta e una di Consiglio Comunale del 2020, peraltro senza voti contrari, a concedere la cittadinanza onoraria ai due calciatori danesi quale “segno di riconoscenza e di riconoscimento del contributo che gli stessi hanno fornito per raggiungere i risultati sportivi di eccellenza”. L’atto approvato su proposta del Sindaco Conti prevedeva la stessa concessione anche ad altre due glorie del Pisa Sporting Club, Wim Kieft e Carlos Dunga.
«La cerimonia di stamani è una festa per Pisa – ha detto il Sindaco Michele Conti – che accoglie nuovamente, ma oggi come cittadini onorari, due giocatori che hanno fatto sognare una città intera. Il Pisa Sporting Club è una società che nella sua lunga storia ha conosciuto momenti di gloria e periodi difficili, ma che da sempre è legata a doppio filo con la città attraverso un reciproco sentimento di affetto e appartenenza che va oltre i risultati sportivi. Affetto e riconoscenza che oggi tributiamo anche a Klaus ed Henrik che hanno fatto parte di una squadra che ha regalato tante gioie sportive ai tifosi nerazzurri. La squadra di calcio, ancora oggi e al di là dei risultati, rispecchia a pieno la natura della nostra comunità e gli aspetti più profondi della nostra città che per blasone, potenzialità e orgoglio può ben competere con le grandi città italiane e europee in tanti settori, compreso quello sportivo. Ringrazio il Presidente Corrado, che guida oggi la società per aver voluto essere presente a questo importante momento per Pisa e per il Pisa; ringrazio l’Associazione Cento, nata con lo scopo di raccogliere materiali, ricordi, testimonianze sulla lunga storia del Pisa per metterli a disposizione di cittadini e sportivi. Come Amministrazione Comunale stiamo lavorando per rendere nuovamente fruibili alla cittadinanza i trofei vinti dal Pisa che sono conservati a Palazzo Gambacorti (le Mitropa Cup del 1986 e 1988, la coppa per la promozione in serie A), e ci impegneremo affinché presto veda la luce il Museo del Pisa in cui, credo, troveranno la loro collocazione naturale».
“Siamo particolarmente orgogliosi di vivere questa giornata di festa – ha affermato il vicesindaco Raffaele Latrofa -. Una grande emozione per le persone della nostra generazione che hanno vissuto da vicino l’epopea di quel Pisa che ha vinto i trofei delle Mitropa Cup, aggiudicandosi anche la bellissima edizione che si tenne a Pisa con un’organizzazione per l’epoca avveniristica, in cui la città con tutte le sue componenti si dimostrò all’altezza dell’alto livello raggiunto, come speriamo e pensiamo di poter continuare a essere anche nel futuro. La cittadinanza onoraria è un atto politico che unisce tutta la comunità cittadina: è nato in maniera spontanea in occasione del ricordo dei 20 anni dalla scomparsa di Romeo Anconetani, ma ha trovato immediatamente il consenso di tutta la città. Un atto che sancisce quello che per tutti noi, nei nostri cuori, è sempre stato: Beergreen e Larsen sono da tanti anni cittadini pisani e oggi lo diventano formalmente.”