Dopo la partita Aquilani, Masucci e D’Alessandro parlano dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi. Di seguito le loro dichiarazioni.
Aquilani: “Oggi vado a casa con delle cose buone, in primis l’attitudine e la voglia di determinare tutte le fasi di gioco. Siamo stati bravi a non concedere transizioni e siamo stati compatti. Con un po’ più di qualità potevamo vincere la partita, ci sono degli episodi dubbi che ci condannano ancora una volta e davanti avevamo una squadra importante. L’episodio del mancato rigore? Penso che ci potesse stare il rigore, ma non è stato dato e non ne vogliamo fare una tragedia. C’era anche un doppio giallo. Calabresi farà i sui accertamenti. Sullo stadio entriamo in dinamiche che non mi competono. Mi dispiace non vedere il pubblico e la curva è un valore importante di questa piazza. Mi auguro che tutto questo venga risolto al più presto. Beruatto stava bene, è stata una scelta dettata dal cartellino perché volevamo sfruttare lo slot del primo tempo. Volevo fare un cambio e mi sembrava quello giusto. Ad Hermannsson bisogna fare i complimenti, non giocava da un po’ e si è sempre messo a disposizione. Questo è un punto di partenza per lui e questo è lo spirito per affrontare partite come quelle di oggi contro avversari così difficili. Per Leverbe invece non dovrebbe essere niente di grave, ha avuto alcuni problemini, ma dovrebbe rientrare in gruppo. Barbieri ha giocato bene, ha risposto con una prova convincente e non avevo dubbi. Ha la testa giusta per affrontare questo tipo di percorso iniziato. Ha la mentalità giusta. Senza il play manca un po’ di geometria, ma otteniamo più dinamismo perché è indispensabile specialmente in questo momento. Se vogliamo alzare il livello dobbiamo fare così. Spezzo anche una lancia in favore di Marin. Ha avuto la febbre in questi giorni, ma si è sempre messo a disposizione. Gli errori li accettiamo perché fanno parte del gioco. C’è qualcosa da migliorare per vincere le partite, ci sono state le opportunità per far male. A livello individuale e di squadra”.
Masucci: “Il rientro è sempre emozionante, è sempre bello anche solo fare uno scampolo di gara. La partita l’abbiamo interpretata bene in entrambe le fasi. Visto il valore dell’avversario secondo me è un punto che ci deve far pensare positivo. Ci concentriamo sempre sul campo, sul resto non vogliamo entrare e non saprei rispondere. Manca quella continuità e quella lucidità e leggerezza che ti danno i risultati. Secondo me siamo arrivati a un punto del lavoro in cui abbiamo recepito dei buoni concetti e può essere considerato un punto di partenza. Gli attaccanti in generale hanno bisogno di segnare e quando non si fa gol si vede nero. Le occasioni si creano, è tutto legato dalla continuità che non abbiamo avuto finora”
D’Alessandro: “Stare fuori è dura, per come avevo iniziato perché stavo trovando la condizione migliore l’infortunio non è stato facile. Sono stato fuori due mesi e all’inizio pensavo anche di dover stare più tempo out, ma volevo dare una mano e giocare con i ragazzi perché al di là di tutto mi trovo bene coi compagni, l’ambiente, la dirigenza, il mister e lo staff. Il cambio è stato dettato dalla mia condizione, il mister ci tiene a mettere tante intensità e appena ha visto che sono calato, avevo i crampi, giustamente ha fatto il cambio. L’episodio del rigore e il doppio giallo non dato? Per me era fallo ed era cartellino giallo. Avrebbe cambiato l’inerzia della partita. Non ci hanno quasi mai impensierito mentre noi abbiamo avuto tante occasioni. C’è mancato qualcosina, ma secondo me abbiamo fatto una prova positiva. Per le mie caratteristiche il pubblico che spinge ci da tanto. Ovviamente avercelo o non avercelo sposta. Non entro nelle dinamiche della protesta perché non le conosco e non le giudico. Sentire la tribuna e la curva che spingono quando si parte in velocità a me personalmente gasa e spinge a far di più”.