Il tecnico nerazzurro Alberto Aquilani ha parlato in conferenza stampa anticipando i temi della sfida con l’Ascoli di domani pomeriggio all’Arena Garibaldi. Di seguito le sue dichiarazioni.
La Curva Nord ritorna al suo posto e la gradinata è stata riaperta. Qual è il suo pensiero?
Ci fa enorme piacere il ritorno dei tifosi in curva, si tratta di una componente indispensabile e ritrovare la gente a spingerci nei 90 minuti della partita è come recuperare un calciatore determinante. Il pubblico di Pisa trascina e ha passione, ci auguriamo ci possa dare una mano, come ci auguriamo che i ragazzi trascinino la gente a loro volta.
Quali sono le notizie su Touré e Torregrossa?
I ragazzi stanno tutti bene anche chi stava a mezzo e mezzo. Lo stesso Calabresi è infortunato ma si è detto pronto a giocare se ci fosse la necessità. Saranno convocati anche Torregrossa e Touré, ma non Beruatto e Calabresi nonostante la loro disponibilità.
Per la prima volta può essere una partita decisiva per la salvezza?
E’ una partita importante perché la situazione si è fatta più brutta. Siamo arrivati a un punto in cui siamo consapevole che i punti sono determinanti. Non so se chiamarlo scontro salvezza, ma per noi è importante anche e soprattutto per la classifica. Forse è anche colpa mia se abbiamo parlato troppo e cercato anche qualche giustificazione per i punti mancati.
Le due partite di Catanzaro e Palermo forse sono quelle su cui costruire il futuro. Manca un’impresa a questa squadra che possa far maturare la convinzione di essere arrivati alla svolta?
A Palermo manca l’espulsione che fa la differenza. La squadra sta mostrando tanti miglioramenti, ma non possiamo raccontarcela altrimenti le parole sarebbero sufficienti. A calcio si gioca per vincere e fare punti, siamo arrivati in un momento in cui la priorità dev’essere questa. Fa piacere ricevere complimenti, ma serve a poco se i risultati non arrivano. Il focus è quello di capire il momento e fare punti. I risultati condizionano, giustamente, i giudizi.
Che ne pensa del var e delle direzioni arbitrali di quest’anno?
Il var è uno strumento importante perché aiuta l’arbitro a prendere delle decisioni. Sinceramente quest’anno ci ha detto malissimo, determinati episodi si sono risolti tutti a nostro sfavore. Sono errori che possono incidere su tutto, ma non si può dare la colpa all’arbitro o al var per l’errore di Marin. Dobbiamo sapere che gli episodi negativi possono condannarci perciò dobbiamo essere cattivi, ma anche furbi.
Come si immagina la svolta?
Io il calcio lo vedo in maniera abbastanza semplice, alla lunga chi fa le cose meglio riesce a farcela. A noi deve tornarci indietro qualcosa, la svolta sta nelle nostre mani, è il risultato. Sono i risultati che portano a svoltare, alla consapevolezza e a svoltare, ma lo stiamo dicendo da troppo tempo. Ora dobbiamo pensare ai fatti.
La preoccupa l’assenza di Marin?
E’ un giocatore importante con caratteristiche precise che non abbiamo all’interno della rosa e sta crescendo molto dal punto di vista tecnico, ma chi giocherà sarà all’altezza del risultato.
Che ne pensa dell’Ascoli?
L’Ascoli viene da una vittoria e da un periodo di fiducia, è una partita importante e ostica. Dobbiamo stare attenti.
Nel momento negativo quali sono gli aspetti positivi?
Io sono consapevole delle cose positive della squadra, ma c’è un problema, tutto viene oscurato dai risultati negativi e dalle vittorie in casa che mancano. Il focus di ciò che sta facendo la squadra, i suoi progressi li ho ben chiari in testa, altrimenti non avremmo fatto una prestazione positiva col Palermo.
Quali progressi ha fatto la squadra?
Non mi aspettavo di arrivare così a cambiare il chip mentale di tanti giocatori, che stanno oggi facendo qualcosa di diverso. Vedo progressi importanti, vedo tanti ragazzi applicarsi e questa è la forza che mi trascina e mi dice che alla lunga noi ce la faremo.