Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Alberto Aquilani anticipa i temi della sfida di domani pomeriggio alle 16.15 contro la Reggiana. Di seguito le sue dichiarazioni.
Salve mister, Bonfanti è il nuovo acquitso del Pisa. Come l’avete trovato? si è allenato?
E’ giovane, forte e prenderlo a titolo definitivo credo sia stata una grossa opportunità perché ha una prospettiva importante. E’ un giocatore per il presente e per il futuro. E’ un calciatore che ha caratteristiche diverse da quelle che abbiamo e mi auguro abbia la fame di potersi imporre, venendo qui con la cattiveria giusta. Ha fatto un allenamento, verrà con noi ed è a disposizione.
Che tipo di giocatore è Bonfanti?
Bonfanti è una punta, ci sono pochi dubbi. Lui è il classico centravanti, un ruolo che ci è spesso mancato. Le opportunità di formazione e moduli possono variare sicuramente, ma su di lui abbiamo la certezza che voglia stare dentro l’area e vive per certe dinamiche. E’ molto utile per noi perché ci mancava un giocatore come lui.
Tra le note liete dei primi giorni del 2024 il ritorno di Tramoni
Siamo felici di aver visto Matteo in buone condizione. E’ tornato in una condizione più avanzata rispetto a quella che ci aspettavamo. ora entrare nello step della riatletizzazione, ci vuole il tempo necessario e vederlo correre è motivo di soddisfazione. Ci auguriamo di vederlo presto. Barberis e Beruatto domani non ci saranno. Aspetteremo anche il loro progresso, assieme a Jureskin.
Sul mercato?
I giocatori che abbiamo sono giocatori importanti perché lavorano da mesi con me e oggi sono giocatori diversi da quelli visti in ritiro. Ritrovo dei calciatori migliori. Andare a trovare sul mercato di gennaio calciatori che non sanno quello che gli chiedo diventa complesso. Se entra qualcuno deve entrare qualcuno meglio dei giocatori che abbiamo.
Il presidente ha detto alla tv che siete tanti in rosa
Sì, siamo tanti in rosa. Quando siamo così tanti bisogna gestire la situazione. Qualcuno deve andare anche in tribuna. Se tutti stanno bene addirittura saremmo costretti a mandare 7 giocatori in tribuna. Chi resta deve accettare anche la tribuna sapendo che potrà giocare la partita successiva. Lavorare con così tanti calciatori ha dei vantaggi ma anche le sue criticità. Un numero elevato a volte può creare dei problemi.
Tornando al campo, come presenta la partita con la Reggiana?
“La squadra sta bene e si è allenata bene, sono tornati dalle vacanze nel modo corretto. Mi aspetto una partita complicata, come diciamo sempre, forse non a livello dell’andata perché entrambe ormai sono due squadre diverse. La Reggiana ha qualità e ha delle idee, sarà una partita da approcciare nel modo giusto”.
Vede similitudini tra le due squadre?
“Qualcosa c’è ma sono due squadre che giocano comunque in maniera differente. Nesta è un allenatore preparato che ha una storia importante e conosce tute le dinamiche alla perfezione, trasmettendo valori importanti ai suoi giocatori. Ci sono giocatori giovani, altri meno, ma tutti con delle storie. Hanno anche una buona attitudine. Noi dobbiamo essere preparati sotto l’aspetto mentale”.
Il recupero completo di Tourè e De Vitis conforta per il girone di ritorno?
Abbiamo passato settimane facendo la conta di chi c’era e chi non c’era. Sono recuperi che fanno comodo allo spogliatoio.
Nagy è un giocatore che non ha avuto problemi a livello di infortunio, ma nelle ultime partite si è visto di più. Può essere importante ora nel girone di ritorno al di là delle voci sul mercato?
Per la professionalità e il modo in cui ha approcciato la situazione, quando è stato chiamato in causa è sempre stato professionale. Perciò il suo atteggiamento va premiato. Oggi in un mondo in cui si danno le colpe lui è una mosca bianca. Fa parte di quei giocatori per i quali i mesi di lavori si vedono. E’ un giocatore importante che per noi.
Perché in Serie B si vince di più rispetto alle partite in casa? I numeri generali parlano chiaro.
Se capita così spesso bisogna trovare una motivazione. Per noi non saprei dirti perché, è meglio giocare in casa e su questo non ci sono dubbi. Mi auguro che i problemi extra calcio che non ci riguardano si mettano da parte per il bene di tutti. Noi daremo il massimo perché l’Arena ritorni ad essere un fortino, per i tifosi e per noi.
Il recupero è aumentato, siamo quasi a due partite in più (172 minuti di recupero quest’anno per il Pisa).
Le partite sembra non finiscano mai e il calcio sta cambiando. Dobbiamo saperlo che il campionato è così, ne abbiamo anche pagato le conseguenze. Ci auguriamo di aver fatto anche tesoro per gli errori commessi, penso a Terni e anche ad altre partite. E’ evidente che il recupero incida molto nei risultati.