Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Alberto Aquilani anticipa i temi della sfida di domani al Bari. Di seguito le sue dichiarazioni
Cosa si aspetta da questa partita? Il Bari ha appena cambiato tecnico.
“Ci aspetta una partita importante per noi. Una partita in un ambiente particolare con una situazione difficile. Ci sono tante incognite e dinamiche che ci porteranno ad attivare l’attenzione a livelli massimi”.
Come sta la squadra? Torregrossa?
“Torregrossa purtroppo è fuori, speriamo che non sia nulla di grave. Per il resto sono tutti disponibili”.
Ritrovi Caracciolo, Canestrelli e Leverbe, ma potrebbero essere titolari anche quei calciatori che hanno fatto bene con la Feralpisalò?
“Qui vige una regola. Il ballottaggio è quotidiano, facciamo le scelte in base all’allenamento e alle partite che giochiamo. Le scelte ricadono su quello che vediamo nel corso della settimana”.
Spesso parla dell’attenzione mentale durante la partita. Mancano cinque giornate alla fine, siamo a un punto dai playoff. Ci credono i ragazzi?
“Come posso rispondere di no? Nonostante tutte le difficoltà i ragazzi hanno avuto un atteggiamento corretto portando a fare il meglio da questo lavoro. Ci guardiamo negli occhi dicendoci che siamo caduti in alcune situazioni che ci hanno fatto male e dobbiamo fare in modo che queste situazioni non si ripetano. E’ un momento importante, la classifica ci chiede di dare il massimo e dobbiamo dare il massimo. In mille modi diversi”.
Quanto conosce il Pisa i propri limiti?
“Quando andiamo ad analizzare le partite e le varie situazioni, sappiamo che i limiti devono essere assottigliati con il lavoro. L’importante è che i calciatori, come me, siano sempre consapevoli. Ci vuole poi quello spessore e la fame di voler raggiungere qualcosa, è questo che aiuta a superare i limiti”.
Che anno è stato per lei questo?
“Vorrei risponderti in maniera più concreta tra un po’, a fine stagione. Ciò che posso garantire è che è stato un anno pieno, di cose da fare, superare. Una maratona anche piena di buche, a volte per colpa mia, a volte per sfortuna o per altre situazioni. E’ stato un anno che mi sta lasciando tanto. E’ il primo anno, ma penso di aver fatto almeno cinque anni in uno”.
E la squadra come è cambiata?
“Tante volte anche i risultati portano a pensare in maniera diversa. Il focus della classifica, dei risultati e dei punti ci porta a vedere negativamente qualcosa che poteva in realtà non esserlo. Credo che ci sia un equilibrio nel vedere le cose. Oggi però posso dire che siamo all’inizio dell’ultimo chilometro”.
C’è una partita che puoi aiutare a descrivere la stagione finora?
“Lecco e Spezia in casa. Due partite secondo me ottime che ci hanno portato zero punti. Calci tanto in porta, però poi è venuta a mancare una certa attenzione e le cose sono andate male. Rovinando quella che era una partita fatta bene. Come ci sono però questo tipo di partite, ce ne sono altre in cui invece non avremmo meritato, come un’altra gara con lo Spezia, quella dell’andata”.
Focalizzandosi sulle ultime due partite esterne, Como e Brescia, forse potrebbe essere ancora più importante l’approccio iniziale, non crede?
“Fare una grande partita significa anche iniziare bene o finire bene. La partenza è una componente del fattore che dentro di sé può racchiudere una grande partita. Non sarà facile. Ci saranno giocatori bravi dall’altra parte. Chi avrà più fame la vincerà”
Parliamo di scelte. Nicolas e Loria, chi giocherà tra loro?
“Sono ballottaggi, ci danno il dubbio perché ne abbiamo tanti bravi. Loria e Nicolas sono due portieri molto affidabili. L’ultima partita Nicolas ha fatto molto bene e vogliamo dargli continuità. Sceglierò in base al momento e alla partita. Così vale per tutti”.
Con il rientro di Caracciolo e di Canestrelli uno dei dubbi è quello della difesa a tre o ha delle certezza?
“E’ un aspetto che penso possa variare nel corso della gara”
Tramoni come sta?
“Matteo sta migliorando e deve continuare a lavorare. E’ disponibile e può darci veramente tanto”.
Si aspettava che De Rossi facesse così bene a Roma, creando un ambiente così sinergico che sogni di portare anche a Pisa?
“Daniele lo conosco da sempre. Ha un’intelligenza elevata e si è catapultato in una situazione non semplice con grande professionalità. Ha dimostrato di saper fare questo lavoro in una piazza tanto difficile quanto bella e a lui vicina. Un allenatore sogna questo, di andare in un posto e creare un tutt’uno con la gente. Tante problematiche ci hanno anche impedito di raggiungerlo, ma spero di farcela”.
Chiudiamo parlando del Bari che sta vivendo una stagione inaspettata
“Questo anno mi ha fatto capire che nulla è scontato. Dobbiamo dare valore alle vittorie, ai punti e a quello che è il percorso di una squadra. Hanno cambiato quattro allenatori dopo aver disputato una finale, ciò dimostra che sia un campionato difficilissimo. L’anno scorso sono retrocesse Spal e Benevento. Non si può lasciare nulla al caso. Questo lo abbiamo capito e abbiamo affrontato il girone di ritorno nella maniera corretta. Affrontiamo una squadra costruita per obiettivi diversi, sarà una partita molto difficile”.