Ieri contro il Catanzaro è andata in scena quella che si potrebbe definire come la più bella partita della stagione. Fiammate di grandi calcio per quasi 100 minuti da parte di due squadre capaci di far divertire. Ieri inoltre si è vista la grande squadra che speravamo diventasse il Pisa di Aquilani e ci è piaciuto tanto.
SE QUESTO E’ IL PISA… – Merita tanti applausi il tecnico nerazzurro Alberto Aquilani. Tanti applausi perché è riuscito a saper gestire le critiche di una stagione di formazione che lui stesso ha definito “Cinque anni in uno”, praticamente la Cepu del calcio italiano. Per la seconda volta (dopo la prima gara del campionato contro la Sampdoria) il Pisa ha giocato ad altissimi livelli, senza fermarsi mai, per tutta la partita. Mai un momento di flessione, a parte le due reti subite. Se questo è il vero Pisa tutti potrebbero aver paura nelle ultime giornate del campionato, sperando che i nerazzurri non approdino ai playoff, perché sarebbero una mina vagante.
L’ANALISI – Una partita da stropicciarsi gli occhi. Chi è tornato a casa, al di là della vittoria mancata, ha potuto avere la pancia piena, per aver visto una gara di grande qualità e intensità. La gara è iniziata dopo un grande svarione difensivo su un corner battuto da Vandeputte, arrivato sul piede del solissimo Pontisso. Ciò che ha più impressionato della gara di ieri è stato il pressing altissimo a tutto campo che ha caratterizzato il match, per evitare che il Catanzaro riuscisse, con le sue trame di gioco, a creare problemi ai nerazzurri. Il collettivo è stato più bello del singolo. Si nota in questa gara il lavoro e la mano del tecnico che ha trasformato, dopo tanti sacrifici, il Pisa in un gruppo coeso, concreto e compatto. Per vedere un dei nerazzurri è servito subirne anche un secondo, su un contropiede letale. Non perché il Pisa non ci abbia provato, Decine di occasioni, una traversa di Bonfanti, un Arena strepitoso insieme a D’Alessandro e tutto il reparto offensivo. Una gara ad alti ritmi come quella di ieri ben si poteva sposare con le caratteristiche di Moreo e il suo ingresso è stato determinante, non solo per il gol. Ottima anche la prestazione di Beruatto, al suo miglior match stagionale. E poi c’è Marin, cresciuto tantissimo, tanto da diventare uno dei giocatori più importanti
TROPPO TARDI PER SBOCCIARE? – Sarà una giornata da guadare con grande attenzione. I risultati di oggi determineranno il futuro delle ultime tre giornate. Il Pisa è lì, ma deve sperare in passi falsi da parte di Sampdoria, Brescia e anche Cittadella, oltre al Sud Tirol. Speriamo non sia troppo tardi per essere sbocciati e incrociamo le dita.