Sabato 18 gennaio e sabato 8 febbraio 2025, l’Opera della Primaziale Pisana propone per i residenti di Pisa e provincia, visite guidate al Museo dell’Opera del Duomo. Gli storici dell’arte, Marco Collareta e Lorenzo Carletti, guideranno il gruppo di visitatori alla scoperta dei tesori conservati nel museo, che il recente e pluripremiato allestimento ha reso ancora più prezioso e fruibile, secondo i più avanzati principi di allestimento museale.
L’incontro il 18 gennaio e l’8 febbraio è alle ore 14:30 nell’atrio del museo. I posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione, entro venerdì 17 per il 18 gennaio ed entro venerdì 7 per l’8 febbraio, scrivendo a eventi@impegnoefuturo.it oppure chiamando il numero dedicato 3716363856 (solo dal lunedì al venerdì 9:00-12:30).
Il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa si sviluppa attraverso 26 sale per un totale di 380 opere. Il percorso si apre al pianoterra con la Porta di Bonanno, cui segue una sala dedicata al Duomo in età romanica, di cui si presentano i marmi di facciata e gli arredi interni. Dopo alcune presenze d’oltremare, così importanti per comprendere l’arte pisana di quel periodo, si passa al Battistero e al suo decoro scultoreo d’età gotica. L’impronta di Nicola de Apulia lascia poi il passo nelle statue a figura intera al genio di suo figlio Giovanni, protagonista delle due sale successive, dapprima nei ritratti e nel favoloso bestiario delle gradule, e poi nei superbi gruppi della Madonna col Bambino variamente accompagnata.
Segue una sala dedicata ai seguaci di Giovanni – Tino di Camaino e Lupo di Francesco – e quella di Andrea e Nino Pisano. Procedendo nel percorso si passa alla produzione di età rinascimentale, dove l’impronta di Pisa cede a quella di Firenze, anche nell’ambito della scultura in marmo: nella sala dedicata alla Torre, il gruppo di mezze figure del fiorentino Andrea Guardi introduce la lingua di Donatello. Se la gran parte delle opere provengono dall’esterno degli edifici, nell’ultima sala del pianterreno è allestito un interno sacro, nel quale marmi e bronzi manieristici rendono onore al Crocifisso in legno dipinto di primo Quattrocento, che preannuncia le opere esposte al piano superiore.
Al secondo piano, sono gli arredi del coro ligneo della Cattedrale ad accogliere il visitatore. Si tratta di mobili realizzati a intaglio e tarsia per ospitare il clero. Le immagini sono invece protagoniste della sala che segue. Si accompagnano a queste immagini monumentali due reliquiari limosini, la cui preziosità torna moltiplicata nei capolavori di piccole dimensioni realizzati da Giovanni Pisano e altri maestri esposti nella sala successiva. Muovendo oltre, i tessuti e le oreficerie raccolti intorno alle insegne e al drappo funebre dell’imperatore Arrigo VII, dichiarano il ruolo cruciale svolto da queste tecniche nell’arte del passato. Tre sale sono dedicate alle vesti liturgiche e altrettante dedicate ai vasi sacri. S’intrecciano con questi spazi quelli che ospitano i libri liturgici, siano essi i rarissimi rotoli dell’Exultet o i più diffusi codici d’altare e da coro.
Chiude il percorso lo splendido chiostro al piano terra che si affaccia sul Campanile e che conserva alcuni dei colossali busti raffiguranti la Madonna con Bambino, gli Evangelisti e i Profeti scolpiti da Giovanni Pisano per il Battistero, inseriti in un allestimento che vuole riprendere la suggestione offerta dalle trifore del monumento dove sono oggi sono conservate le copie.
Il museo ha nella parte superiore del chiostro un bar/caffetteria che si affaccia sulla Piazza, un moderno bookshop allestito in una sala all’ingresso.