Teatro e rivoluzione, jazz e intrattenimento di qualità nel cartellone 2017/18 del Teatro Nuovo, il progetto nato nel 2016 dalla collaborazione tra diverse associazioni pisane con un’esperienza consolidata nella promozione di eventi culturali e nella produzione artistica, riunite sotto il nome di “Associazione Nuovissimo” (Cineclub Arsenale, Dopolavoro ferroviario di Pisa (DLF), Metarock, Associazione The Thing, Pisa Jazz, Orchestra Archè, Teatri in Piazza e Teatri di Resistenza).
La nuova stagione teatrale, pensata per offrire alla città un ricco programma di appuntamenti dedicati alle varie fasce d’età, è stata presentata da Enzo Scanniffio (presidente DLF Pisa), Alberto Gabbrielli (presidente Associazione Nuovissimo), Andrea Vescio (direttore artistico Lux), Luisa Di Menna(presidente Orchestra Arché), Giovanni Guerrieri(coordinatore progetto TIP), Francesco Mariotti (direttore artistico Pisa Jazz), Nicola Zaccardi (presidente Metarock). Per il Comune di Pisa, firmatario con Associazione Nuovissimo e Fondazione Teatro di Pisa di una protocollo di intesa per promuovere la cultura teatrale a Pisa, è intervenuto l’assessore alla cultura Andrea Ferrante.
“L’Associazione Nuovissimo – ha dichiarato il Presidente Alberto Gabbrielli – ha messo insieme le principali realtà cittadine che fanno cultura per riappropriarsi di uno spazio inutilizzato e per trasformarlo da luogo di degrado in un grande spazio culturale a disposizione di tutta la città”. “Siamo orgogliosi come Amministrazione – ha aggiunto l’Assessore Ferrante – di aver contribuito a creare quello che è diventato il secondo teatro della città in un quartiere con forti criticità. Con il secondo anno di programmazione, possiamo dire di aver creato un avamposto della cultura nel quartiere della Stazione, ormai in maniera stabile, grazie soprattutto all’impegno di tutte le associazioni che si sono messe a disposizione”.
Si parte sabato 18 novembre con il trio Dave Holland, primo ospite internazionale del cartellone di Pisa Jazz, promosso dal Circolo ExWide, con il contributo della Fondazione Pisa e il sostegno del Comune di Pisa. Maestro assoluto, bassista di Miles Davis in dischi basilari come “In a Silent Way” e “Bitches Brew”, Holland ha suonato al fianco di Chick Corea, Antony Braxton, Sam Rivers, Stan Getz, Herbie Hancock e Thelonious Monk; è fuori da ogni dubbio una stella del firmamento jazz mondiale (L’inizio del concerto è previsto per le 21:30, il costo del biglietto intero è di 23 euro, ridotto a 20 per studenti e soci ExWide).
Il teatro Nuovo, inoltre, produrrà una stagione teatrale, giunta al terzo anno, coordinata dal Dopolavoro Ferroviario, dal titolo “Teatro della Comunità Pisana”. Molte le matinée e le pomeridiane per bambini, realizzate e coordinate dai “Teatri della resistenza” e da “Habanera Teatro”, che vedono la presenza di centinaia di studenti dalle materne alle superiori.
Tra gli eventi in programma ricordiamo il 7 dicembre ANTONIO REZZA in Io con Antonio Rezza, di Flavia Mastrella, Antonio Rezza; il 26 Gennaio FORTEBRACCIO TEATRO con Cantico dei Cantici, adattamento e regia di Roberto Latini, musiche e suoni di Gianluca Misiti, luci e tecnica di Max Mugnai; il 1 febbraio il Viaggio al termine della notte di Teho Teardo e Elio Germano. Diversi gli appuntamenti con l’Orchestrà Arché (21 dicembre, 4 gennaio, 8 e 27 febbraio, 9 marzo). L’Orchestra Arché, nata a Pisa su iniziativa del Maestro Francesco Pasqualetti, ha debuttato con successo presso il Teatro Verdi di Pisa per il concerto di Capodanno 2012. L’organico è composto dai migliori giovani musicisti toscani, coadiuvati da professori d’orchestra provenienti dalle più prestigiose orchestre nazionali. Il nome Arché è stato scelto per il profondo significato simbolico che esprime, con l’auspicio che l’Orchestra possa rappresentare un nuovo inizio nel modo di produrre musica. La compagine, infatti è auto-amministrata dai suoi stessi componenti, con il doppio beneficio di avere completa indipendenza artistica e costi di gestione ridotti, entrambi coniugati con una incessante ricerca della più alta qualità possibile.
In cartellone, da non perdere, la rassegna teatrale Teatro e Rivoluzione, con il progetto TIP (acronimo di Teatri in Piazza), nato con l’intento di valorizzare e sostenere le realtà teatrali cittadine e giunto al terzo anno di attività. Il tema della rassegna è particolarmente significativo per la città di Pisa: il ‘68 e il nuovo teatro politico. Per 7 giovedì, tra metà novembre e inizio gennaio, il “palcoscenico della stazione” ospiterà, accanto agli artisti delle compagnie pisane, alcuni nomi d’eccezione del panorama teatrale italiano, con l’intento di offrire non solo uno spaccato di quel che è rimasto oggi del “teatro politico”, ma anche e soprattutto un racconto dell’Italia negli anni della rivolta, che videro Pisa tra le protagoniste assolute del movimento studentesco.
Si comincia giovedì 23 novembre con un appuntamento d’eccezione, realizzato in stretta collaborazione tra l’Associazione Nuovissimo e TIP: Paolo Rossi presenterà il suo L’improvvisatore 2 ovvero: intervista a un anarchico gentile, i suoi dei, la rivoluzione… e i cazzi suoi, un curioso autodafé in forma di intervista dove Rossi racconta la sua vita, la sua opera, le sue esperienze dall’esordio fino ad oggi. Peculiarità dello spettacolo è che l’intervistatore verrà scelto di sera in sera tra il pubblico a insindacabile giudizio del capocomico e della Compagnia. L’esilarante spaccato di un’epoca realizzato, con musica e canzoni, da uno dei suoi comici più rivoluzionari. Il 30 novembre sarà la volta Cammelli a Barbiana: uno spettacolo dedicato alla figura di Don Milani, scritto da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, per la regia di Fabrizio Saccomanno. Nel cinquantenario della sua scomparsa non poteva mancare un omaggio Don Lorenzo: si è scelto di farlo con un lavoro che vede il ritorno a Pisa del dramaturg Francesco Niccolini (autore tra l’altro de Il Filo dell’Acqua, presentato con successo nella scorsa stagione di prosa del Teatro Verdi). Lo spettacolo è il racconto di un ragazzo ricco, sempre in lotta con la scuola e la sua famiglia. Un ragazzo che, sotto le bombe dell’estate del ’43, lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che da lì a una decina d’anni sarà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appenino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo darà vita, con pochi ragazzi di mezza montagna, al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario, dinamitardo e rompiscatole del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani. Il 14 dicembre è l’occasione per l’incontro con una delle compagnie più intriganti del teatro contemporaneo italiano: Gli Omini, gruppo toscano residente a Pistoia, ci regaleranno un esempio significativo del loro teatro, fatto di “interviste a persone “normali” (realizzate in ogni parte d’Italia), che il gruppo ricuce insieme in gustosi e amari spaccati di vita contemporanea. Il loro Petì Glassé non è solo un diario orale degli italiani, ma anche un affresco dell’Italia di oggi, che proprio per la sua urgenza si erge a teatro politico. Giovedì 11 gennaio torna in scena il narratore pisano per eccellenza, Marco Azzurrini, che con Alessandro Cei, voce e chitarra dei Vincanto, presenterà il suo Pisa68 – un maggio lungo un anno, un monologo con musiche dal vivo sugli avvenimenti che animarono il 68 a Pisa. Come è noto il 1968 si concluse a Pisa con i tragici fatti della Bussola, che avvennero proprio il 31 dicembre. Ma cosa era successo in città quell’anno, perché più di 500 persone avevano deciso di contestare i “benestanti” che si erano recati in Versilia per il veglione? E gli altri, quelli che erano rimasti a casa, cosa ne pensavano? Come avevano passato loro quell’anno? In città cosa era successo in quel periodo di cambiamenti epocali, ma anche di normali accadimenti di una piccola città di provincia? Tra canti di protesta (significativi quelli del canzoniere pisano) e le canzoni di Sergio Endrigo, lo spettacolo ci porta nel “quotidiano” di un anno mitico, dove, tra l’altro il Pisa Sporting Club raggiunse per la prima volta nella sua storia la serie A. Il 18 gennaio sarà la volta dei Pesopiuma – giovane compagnia pisana fondata Cristina Gardumi, Paolo Cioni e Luca Orsini – con il loro ’68 a colori, dove si racconta la storia di un regista teatrale che sta cercando di mettere in scena la versione rivoluzionaria e “iper-sperimentale” di un grande classico, che sconvolgerà le coscienze e aprirà le porte di una nuova Era. Le prove si trasformano lentamente in un viaggio tragicomico attraverso i generi narrativi e i linguaggi, dalla tragedia all’happening, dalla commedia al teatro sociale, e il pubblico si troverà suo malgrado coinvolto attivamente in una visione grottesca e vagamente paranoica, familiare e straniante al tempo stesso. E una sola domanda aleggerà sulla scena: il teatro può diventare davvero l’ultima speranza per una vera Rivoluzione? Giovedì 25 gennaio toccherà a La Ribalta Teatro, anch’essa giovane formazione pisana residente al cinema Teatro Lux, con l’inedito E si vedeva la luna: un viaggio fantastico attraverso i gusti, il costume, il modo di pensare di quell’epoca, un viaggio all’inseguimento del ticchettio che condurrà all’esplosione del 68. In scena anche il Libero Coro Bonamici che, con una colonna sonora scelta per l’occasione, accompagnerà questo appuntamento de “il racconto del 68”. Il 15 febbraio chiuderanno la rassegna Teatri della Resistenza, con il loro Quid est Gladium, un racconto in forma orale, realizzato da Dario Focardi con accompagnamento musicale – dell’ultima settimana dei preparativi del fallito Golpe dell’Immacolata, che si manifestò sugli schermi italiani nella notte tra il 7 e l’8 novembre del 1970 e che coinvolse importanti pezzi degli apparati statali della Repubblica: generali, ammiragli, paracadutisti, ministri. Una pagina oscura della democrazia del nostro paese raccontata con un profondo sentimento civile.
TEATRO NUOVO Info: 050.502640 (Arsenale) teatronuovopisa@gmail.com https://www.facebook.com/TeatroNuovoPisa/ (Inizio spettacoli ore 21.30)