Sabato 19 maggio in occasione di “Buongiorno ceramica” e della Notte dei Musei la grande mostra diffusa apre le porte in maniera gratuita
Visite guidate gratuite, anche in una suggestiva versione notturna: sabato 19 maggio, in occasione di “Buongiorno ceramica”, manifestazione che coinvolge diversi comuni sul territorio nazionale, e della Notte dei Musei indetta dalle università italiane, la grande mostra “Pisa Città della Ceramica” apre le porte in maniera gratuita con tre appuntamenti da non perdere.
Al centro espositivo San Michele degli Scalzi, cuore della mostra diffusa che raccoglie nel complesso oltre 500 pezzi prodotti nell’arco di dieci secoli, saranno organizzate due visite guidate alle ore 11 e alle ore 17, con ingresso libero senza bisogno di prenotazione (viale delle Piagge, primo piano).
Il Museo Nazionale di San Matteo, con la sala espositiva dei “bacini ceramici” riallestita per l’occasione, sarà invece visitabile by night, grazie alla visita guidata organizzata per le ore 21. Per partecipare non è necessaria la prenotazione, basterà presentarsi all’ingresso del museo in piazza San Matteo in Soarta, 1.
Prosegue così il cartellone di eventi collegati a “Pisa Città della Ceramica”, inaugurata lo scorso 5 maggio e fruibile fino al 5 novembre 2018 in quattro sedi principali in città (San Michele degli Scalzi, Museo Nazionale di San Matteo, Palazzo Blu e a partire dal 1° giugno Camera di Commercio) e percorsi diffusi in tutto il territorio dell’hinterland pisano, sulle tracce di musei civici, antiche fornaci, chiese e palazzi decorati con bacini ceramici, alla scoperta di una tecnica artigianale, l’arte della ceramica, che ha trasformato la geografia degli scambi commerciali e le abitudini quotidiane nell’arco dei secoli.
Dalle tecniche usate prima dell’anno Mille all’espansione del settore lungo il fiume Arno prima e sulle rotte del Mediterraneo poi, fino all’età industriale, “Pisa città della ceramica” accompagna i visitatori in un viaggio che non è unicamente osservazione, ma sperimentazione attiva, in cui si può toccare con mano l’argilla, interagire con i maestri ceramisti tuttora attivi, costruirsi il proprio tour per andare a cercare sul territorio esempi di architettura decorata e di archeologia industriale, grazie a un sito web ottimizzato per gli smartphone.
La mostra, infatti, invita a rileggere un intero territorio, che fu un’avanguardia nella tecnica destinata a cambiare le abitudini dell’Occidente, a partire dalla tavola, per diventare un settore trainante per l’economia: la produzione della ceramica.