Con circa 200mila persone raggiunte, una media di 100 spettatori a incontro, migliaia di interazioni a sessione (due quotidiane, mattina e pomeriggio, per quattro giorni, dal 3 al 6 dicembre) e 47.026 minuti complessivi di visualizzazioni, il Pisa Book Festival trionfa sui social.
Un successo straordinario e sorprendente per la rassegna dell’editoria indipendente che, a causa dell’emergenza Covid, quest’anno ha dovuto riformulare in breve tempo il suo classico formato, che prevede stand e incontri in presenza, trasferendo online il suo programma di eventi, presentazioni e conversazioni con gli autori.
Una formula che, in modo inaspettato, ha convinto il pubblico e che, a suo modo, è diventata un fenomeno social di grande impatto.
Nei quattro giorni di dirette ininterrotte, dalle 10 alle 20, sui canali Facebook e YouTube della rassegna, un pubblico variegato, per età, genere e provenienza geografica, ha confermato il suo attaccamento alla manifestazione. Moltissime anche le sorprese nei dati elaborati per il Pisa Book Festival da Devitalia Telecomunicazioni, che ha curato la regia tecnica della trasmissione, in diretta streaming dal Palazzo Blu di Pisa, e i collegamenti con autori e ospiti da tutta Italia.
Il pubblico del Pisa Book Festival si conferma in prevalenza toscano, con una media del 56%; ma la qualità e l’importanza della rassegna valica i confini regionali – come dimostrano gli spettatori collegati da tutte le regioni d’Italia – e quelli nazionali. Con un profilo internazionale cresciuto negli anni grazie al focus Paese Ospite, l’edizione 2020 del Pisa Book Festival è stata seguita online da diversi paesi europei, come attesta il pubblico collegato da Spagna, Regno Unito, Germania, Francia, Portogallo, Finlandia, Irlanda, Olanda, Serbia, Ucraina e Russia, e paesi extra-europei come Stati Uniti, Cina, Turchia e Israele.
Sono le donne tra i 25 e 54 anni, in maggioranza dal Centro e dal Nord Italia, il pubblico di riferimento del Pisa Book Festival su Facebook. I dati confermano che sono le donne il pubblico più affezionato della rassegna nelle sue molte ore di diretta e incontri con gli autori. Ma il pubblico maschile non delude, presente con spettatori di una fascia d’età tra i 35 e i 70 anni.
Fra i dati che con orgoglio il Pisa Book Festival rende noti, ci sono quelli relativi al seguito e alle interazioni distinte sui due diversi canali social da cui è stata trasmessa la manifestazione. A sorpresa il pubblico ha scelto YouTube per seguire le dirette, attraverso il canale del Festival, che nelle ultime settimane aveva registrato un significativo aumento delle iscrizioni. La prevalenza di collegamenti da YouTube, in media 100 a incontro, dimostra la precisa volontà degli spettatori di seguire il festival e consacra il canale del PBF come TV on demand.
Il successo della diciottesima edizione viene condiviso dalla direttrice Lucia Della Porta, assieme ai partner che, nonostante le difficoltà, hanno creduto nella buona riuscita della manifestazione: Fondazione Pisa, Comune di Pisa, Regione Toscana, Camera di Commercio, Rai Radio3. «Un programma con contenuti culturali di altissimo livello e un eccellente lavoro di marketing sono stati fondamentali per raggiungere questi numeri – commenta Della Porta -; la scenografia di Palazzo Blu ha fatto il resto. Con i musei chiusi, trasmettere in diretta da un luogo splendido e ricco di tesori artistici ha aumentato il fascino del Pisa Book Festival. Naturalmente ci sono mancati moltissimo gli stand degli editori». L’appuntamento è all’anno prossimo, in autunno, come è tradizione da 18 anni.