Una data diversa, ma lo stesso messaggio: fiducia e impegno nella ricerca. La Notte dei Ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea ogni anno l’ultimo venerdì di settembre, si sposta quest’anno al 27 novembre a causa dell’emergenza sanitaria.
E in Toscana, grazie alle Università e agli enti di ricerca, sono già cominciati i preparativi per l’evento. L’Unione Europea ha infatti comunicato proprio in questi giorni la sua approvazione (e il relativo finanziamento) al progetto di attività: un primo successo per la squadra di cui fanno parte la Regione Toscana e, con il coordinamento dell’Università di Firenze, le Università di Pisa e Siena, l’Università per Stranieri di Siena, la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore, la Scuola IMT Alti Studi Lucca. L’iniziativa coinvolgerà anche un’ampia rete di enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO) – e istituzioni culturali sul territorio.
La manifestazione in Toscana prenderà il nome di BRIGHT-NIGHT, che unisce l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in Research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca) con la parola notte. Una “Notte brillante”, appunto, grazie al risultato della ricerca e alla passione dei ricercatori.
I temi che saranno al centro dell’evento – che avrà il suo cuore venerdì 27 novembre, ma si estenderà anche ai giorni vicini – toccheranno praticamente tutti i campi della scienza e della cultura, ma in particolare quello della sostenibilità sociale e ambientale in riferimento all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e al 20° anniversario della Carta Europea dei Diritti.
“Sono convinto che la Notte dei Ricercatori di quest’anno brillerà più che in passato – ha dichiarato il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella -Viviamo in un Paese che oggi ha una rinnovata consapevolezza di quanto sia prezioso il lavoro portato avanti dalle donne e dagli uomini impegnati nel sistema nazionale della ricerca pubblica. Il 27 novembre sarà, allora, un momento importante per riaffermare proprio questo ruolo chiave ed avvicinare i giovani ad un mondo che avrà sempre di più un ruolo chiave per traghettare il nostro Paese verso una società migliore, sia in termini ambientali che di giustizia sociale. Ossia verso quel cambio di passo che quanto stiamo vivendo ci impone”.
“Proprio il periodo che stiamo vivendo ha messo in primo piano il valore sociale e civile del lavoro della ricerca – sottolinea Luigi Dei, rettore dell’Ateneo fiorentino, che coordina quest’anno l’evento in Toscana – La Notte dei Ricercatori rilancia il ruolo delle donne e degli uomini che si impegnano per il progresso della scienza: secondo il suo spirito originario, vuole avvicinare tutti i cittadini a questo magnifico mondo di scoperte e conoscenza. Università e enti di ricerca toscani, con la collaborazione di molte altre realtà culturali del territorio, saranno tutti insieme a festeggiare una ‘notte’ davvero speciale”.