Ieri sera è andato in scena al Teatro Sant’Andrea lo spettacolo “Busketo e il raggio di sole” tratto dal romanzo storico “Io Busketo” di Sergio Costanzo. L’opera è stata portata a teatro da Antonio Gentilini, ed è stato subito un successo di pubblico. Il racconto, la recensione e le foto della serata.
C’è una Pisa dell’arte e dello spettacolo viva e potente che irradia con la sua luce e la sua passione la città. Ieri sera ne è stata una chiara prova. Antonio Gentilini ha infatti portato a teatro il romanzo di Sergio Costanzo, per un lavoro che va avanti da molto tempo e che finalmente è arrivato a compimento al teatro Sant’Andrea. C’era molta attesa per questa “prima”, la gestazione di “Busketo e il raggio di sole” ha attraversato varie fasi, soprattutto nell’ultimo anno e giorno dopo giorno Gentilini ha creato una squadra capace di fare andare tutto al suo posto.
L’OPERA – Busketo e il raggio di sole racconta la storia dell’architetto Busketo. Lo spettacolo, opera teatrale e musicale, ripercorre le tappe salienti della sua vita, non solo nel suo periodo pisano, ma fin dalle origini, passando per l’affidamento dei lavori per la costruzione della Cattedrale, agli amori, i tormenti, i sogni e le passioni. L’opera, ancora in fase sperimentale, sarà riproposta in una diversa location nel corso del 2018 ma, nonostante alcune modifiche già preventivate all’orizzonte dalla drammaturga Daniela Bertini, il lavoro è ben fatto e riesce a tirar fuori il meglio dal romanzo da cui è liberamente tratto.
GLI ATTORI – Il cast di attori pesca tra esperti e conosciuti artisti pisani e giovani alle prime armi. Il protagonista è sempre lui, l’eclettico Antonio Gentilini che interpreta Buscheto. Magistrale la presenza narrante di Stefano Doroni. Imponente e di forte impatto l’interpretazione e la presenza scenica del controtenore Alessandro Carmignani che interpreta il Console Orlandi. Candido e innocente il primo amore di Buscheto interpretato della brava Mariachiara De Neri. La dolce Donna Cecilia è interpretata dalla soprendente Flavia Colacino, mentre da segnalare sono anche le interpretazioni di Alfonso Nardella, memorabile attore della
Brigata dei Dottori (Fares il padre di Sahl/Busketo), Juan Martin Diantoni (il giovane Buscheto), Guido Martinelli (il Vescovo Guido da Pavia), Antonella Cenci (Altea), Alessandro Giannerini (Ottavio) e Matteo Martorana (Architetto Rainaldo) che hanno strappato più di un applauso.
IL TEAM – Dietro un grande successo c’è sempre una grande squadra. Oltre al mattatore Antonio Gentilini (che ha ideato lo spettacolo e scritto e musicato alcune canzoni) il team è di ampio respiro. Le musiche sono dei maestri Mauro Fabbri, Francesco Petrillo e Daniele Isolani (oltre a Gentilini, sempre lui). I testi di Gentilini e Valeria Serofilli. Alla regia e drammaturgia Daniela Bertini e Stefano Doroni. Le coreografie sono di Laura Bascherini della Art Ballet School, la preparazione vocale di Jennifer Schittino. In supporto, alcuni figuranti e assistenti di scena : Massimo, Elia ed Eloise di Paco, Annamaria Congedo, Roberto Costagliola e figuranti della “Libera compagnia d’arme delle tre fiere’’ di Marina di Pisa e l’Ordo Civitas Pisarum. Inoltre l’incredibile modello della cattedrale in legno presentato durante lo spettacolo è realizzato da Gianfranco Pellegrini. Complimenti dunque a Gentilini, all’organizzazione e all’Associazione Il Gabbiano che hanno messo in piedi uno spettacolo che dimostra quanto amore ci sia da parte degli artisti pisani verso la propria città.