Il gran finale dell’edizione 2018 del Festival Nessiah-Viaggio nell’immaginario culturale ebraico, organizzato dalla Comunità Ebraica di Pisa con il sostegno di Fondazione Pisa e Comune di Pisa, avrà come palco e location l’auditorium di Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti, Pisa).
L’ultimo appuntamento – domenica 9 dicembre alle 20.30 – sarà un allestimento in forma di concerto (nel quale vedremo il direttore artistico M° Andrea Gottfried nel ruolo di pianista e Maestro concertatore) con dietro una storia da raccontare.
Ad andare in scena sarà “La madre”, opera di Donato Di Veroli. Nato a Roma nel 1921, Di Veroli morì suicida il 10 luglio del 1943. La sua produzione, pur espressa nell’arco di una brevissima esistenza, è abbastanza nutrita: comprende due opere teatrali, due poemi sinfonici ed altre composizioni di vario genere. Non aveva ancora compiuto tredici anni quando si iscrisse al conservatorio di S. Cecilia. Il primo lavoro di una certa consistenza, il poema sinfonico Le fonti del Clitunno, porta la data del 1937. Le altre composizioni che seguiranno nei sei anni che lo separano dalla morte hanno certamente una consapevolezza diversa, ma si può sottolineare un comune denominatore: quello di una musicalità e di una vena melodica indubbie, accompagnate da una tecnica sicura, maturata fin dai primi anni di studio. I tempi burrascosi del conflitto, uniti alle persecuzioni razziali (nel 1938 fu espulso dal Conservatorio) non gli permisero come ad altri compositori, di esprimere pubblicamente il meglio della sua produzione artistica.
“La Madre”, di cui è autore anche del libretto, rappresenta il suo lavoro più vasto e impegnativo, febbrilmente concluso nella parte strumentale nel 1942, poco prima della morte. Si ispira a una novella di H.C. Andersen ed è dedicata alla madre del compositore, morta poco prima.
Venne eseguito soltanto due volte: a Bergamo nel 1951 a chiusura della stagione lirica del teatro Donizetti; quindi a Torino per la stagione della RAI nel maggio del 1960.
Il manoscritto dello spartito è stato recuperato da un archivio musicale a Bergamo ed elaborato per la produzione firmata Festival Nessiah.
Personaggi e interpreti:
La Madre – Maria Cristina Ciampi
Il Viandante, la Morte – Tommaso Scalzi
Il Figlio – Alessandro Mundula
Una Donna, la Notte, l’Ombra – Silvia Ricca
La Lupa, Ricciutella – Camilla Pomilio
Il Giocatore, un’Ombra e Voce Narrante – Fabio Midolo
Assistenza Tecnica – Nora Battaglia
Animazione – Nicola Console
Clarinetto e Clarinetto basso – Anton Dressler
Pianista e Maestro Concertatore – Andrea Gottfried
Ingresso a invito, da ritirare presso la biglietteria di Palazzo Blu da Martedì 4 dicembre, ore 14:30.
Info sul sito del festival.