Un libro che nasce dall’amore per il mare e dalla voglia di raccontare le storie comuni e straordinarie che arrivano dai porti toscani. Il giornalista Massimo Canino presenta il suo Frontemare all’Arsenale. Appuntamento in Sala Sammartino per venerdì 19 aprile, alle ore 18.
Un volume scritto in navigazione: “Il mare infonde pace, serenità e ispirazione – racconta l’autore – ed è proprio solcando le onde a bordo della mia barca a vela, Mary Bird VII, che, miglio dopo miglio, ho messo su carta le storie che mi sono state raccontate o che ho vissuto in prima persona come giornalista”. Sono racconti di vita vissuta da persone straordinariamente normali, mai toccate dalla ribalta delle cronache, ma non per questo meno importanti, la cui semplice esistenza diviene parametro di moralità, altruismo, passione per il proprio mestiere, onestà e amore verso il prossimo. Virtù da imitare, per gli uomini di oggi e di domani. Frontemare è tutto questo. Un libroverità composto da un insieme di racconti diversi, di vite differenti per momento storico e contesto sociale che rappresentano, insieme, uno spaccato della nostra Italia migliore, la più bella, la più genuina.
Massimo Canino ha quasi sempre raccontato la vita degli altri, prima per mestiere, facendo il giornalista televisivo per quasi 40 anni, e ora per passione, scrivendo un libro. E dire che avrebbe dovuto fare il veterinario. Dal 1979 al servizio dell’emittenza televisiva, prima locale poi nazionale, ha trovato piena realizzazione professionale nel 1991, quando inizia a collaborare con le reti Mediaset. Dal 1992 al febbraio del 2023 ha fatto parte del “team del biscione” con grande passione e altrettanto orgoglio.
Ha collaborato alla realizzazione del brand del Tg5 di Enrico Mentana come corrispondente dalla Toscana, si è occupato di cronaca, perlopiù giudiziaria, iniziando la sua carriera con una serie di reportage sul Mostro di Firenze e sul processo a Pietro Pacciani e ai cosiddetti “compagni di merende”. Di “servizi chiusi”, così si dice in gergo, ne ha realizzati circa 300 all’anno. Non può dimenticare l’ultimo grande processo seguito minuto per minuto prima di “cambiare mestiere”: il naufragio della nave Concordia.
Ancora attiva la collaborazione con Mediaset, per cui realizza servizi per Studio Aperto Mag, in onda nel palinsesto di Italia Uno.