Dalla resistenza alla liberazione, una storia che ha tenuto col fiato sospeso un’intera città per tutta l’estate e anche di più.
Una storia che ha assunto nobiltà narrativa tanto densa di pathos ed emozioni, e adesso è stata messa nero su bianco, quasi ad esorcizzare nuove disavventure adesso che il lieto fine sembra essere arrivato. Si tratta dell’avvincente trama delle vicende societarie dell’A. C Pisa 1909 che quest’estate ha tenuto i pisani incollati agli smartphone, ovunque fossero, al mare o in montagna, a casa o al lavoro.
“Pisa non si piega è il racconto di sei mesi vissuti al massimo delle emozioni”
Il libro è il frutto della collaborazione del quotidiano La Nazione con la casa editrice MdS, sempre pronta a raccogliere le sfide della città, ed è stato realizzato grazie alla sponsorizzazione di tre realtà pisane: Casa di Cura di San Rossore, Corpo Guardie di Città e Devitalia. Il titolo è il leitmotiv della stagione, “Pisa non si piega”, ed è nato dalla penna di chi ha cercato di seguire ogni botta e risposta con prontezza, attenzione e a volte tanta tanta calma: Tommaso Strambi, Gabriele Masiero e Andrea Valtriani.
Tutto comincia il 31 luglio, quando il mister Ringhio Gattuso annuncia che se ne va, proprio quando è il momento di festeggiare ancora per la tanto desiderata promozione. Ed è lo stesso Ringhio ad esprimere i propri sentimenti di allora, nella prefazione del libro scritta di proprio pugno.
“Pisa non si piega – scrive – è il racconto di sei mesi vissuti, anche per me al massimo delle emozioni”.
La città è scossa nella pancia. La sera del 1 agosto sono oltre tremila i tifosi che si ritrovano fuori dall’Arena Garibaldi, vogliono capire, vogliono che il mister torni, che i Petroni lascino il Pisa e la città. E’ l’inizio di una lunga resistenza. Fatta di pomeriggi a stringersi intorno alla squadra che si allena a San Piero a Grado, affidata dapprima al mister della Primavera Gianluca Colonnello e poi a se stessa. Perché Fabio Petroni è finito agli arresti domiciliari e i suoi fedelissimi sono ‘scappati’ dalla città.
Una lunga resistenza di sei mesi che sfocia nella liberazione alla vigilia di Natale, quando dopo l’ennesima estenuante giornata piena di colpi di scena, di finti svenimenti, Lorenzo Petroni firma l’atto di cessione della squadra alla famiglia Corrado e il Pisa diventa “Magico”.
Uno stile da romanzo, con aneddoti inediti e retroscena vissuti in prima persona, ma anche un libro d’inchiesta scritto da giornalisti che hanno seguito le vicende con rigore di cronaca.
Il libro verrà presentato alla cittadinanza venerdì 20 gennaio, per essere poi diffuso il giorno dopo insieme al quotidiano La Nazione.