Il 18 e il 19 ottobre 2018 a Pisa si terrà il Convegno Internazionale delle Cattedrali Europee, ideato e organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana. Il tema per questa VIII edizione è “Musealizzazione, conservazione, sostituzione delle opere d’arte”. Si confronteranno sul tema i rappresentanti degli enti che gestiscono alcune importanti cattedrali europee e i complessi monumentali annessi, dialogando anche con i più importanti istituti di restauro e con alcune associazioni che operano nel mondo dei musei a livello nazionale e internazionale.
Già a partire dalla fine dell’Ottocento si pone la questione di sostituire e musealizzare opere d’arte provenienti da complessi monumentali. Da allora le esigenze di conservazione e di valorizzazione definiscono le linee guida di fronte a questa scelta e oggi è universalmente riconosciuto che le opere d’arte possono assumere un significato diverso a seconda del contesto in cui sono inserite, perdendo così la propria funzione primaria. La musealizzazione può portare ad uno straniamento delle opere d’arte che, prelevate per necessità conservative, trovano una nuova collocazione all’interno degli edifici museali.
Tutti questi aspetti saranno trattati nel convegno che vedrà l’introduzione alla prima giornata di lavori del Professor Antonio Paolucci, storico dell’arte che è stato Ministro per i beni e le attività culturali, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino ed ex Direttore dei Musei Vaticani.
Interverranno dall’Italia: la Cattedrale di Pisa, il Duomo di Milano, la Basilica di Venezia, il Duomo di Firenze, il Duomo di Siena, la Basilica di San Pietro a Roma e la Cattedrale di Fidenza. Dall’estero: il Duomo di Colonia, la Cattedrale di Friburgo (Germania), l’Abbazia di Westminster (Regno Unito), la Cattedrale di Santiago di Compostela, la Cattedrale di Toledo, la Cattedrale di Burgos (Spagna), la Cattedrale di Praga (Repubblica Ceca), la Cattedrale di Vienna (Austria), la Cattedrale di Albi (Francia) e la Cattedrale di Berna (Svizzera).
Prenderanno parte al convegno i rappresentanti degli istituti di restauro più importanti del territorio italiano quali l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Ospiti anche l’Associazione Dombaumeister E.V. (Capimastri delle fabbricerie), l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani e l’Associazione Living Stones.
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze è un istituto del Ministero per i beni e le attività culturali, che si occupa di restauro delle opere d’arte. Nato per volere di Ferdinando I de’ Medici, come manifattura per la lavorazione di arredi in pietre dure, l’Opificio venne trasformando la sua attività lavorativa, negli ultimi decenni del secolo XIX, in attività di restauro, prima dei materiali prodotti durante la sua plurisecolare storia, per poi ampliare la propria competenza verso materiali affini.
L’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro è organo del Ministero per i beni e le attività culturali, specializzato nel campo del restauro e della conservazione delle opere d’arte e del patrimonio culturale. E’ stato fondato nel 1939 su suggerimento di Giulio Carlo Argan e diretto dai suoi inizi fino al 1959 da Cesare Brandi. I compiti attuali sono pressoché identici a quelli identificati fin dalla sua origine. Al suo interno convivono storici dell’arte, architetti, archeologi, fisici ed esperti nei controlli ambientali, chimici, biologi, restauratori delle diverse tipologie di materiali costitutivi dei manufatti di interesse storico e culturale. Dal 20 agosto 2018 è diretto dal dott. Luigi Ficacci.
Nel 1998 a Colonia in Germania, 44 Capimastri di fabbricerie di varie paesi europei (architetti, ingegneri, scultori, scalpellini e restauratori), hanno fondato l’associazione europea Dombaumeister E.V., vale a dire i Capimastri delle Fabbricerie. Attualmente l’associazione conta 123 membri di 12 paesi europei, che si scambiano idee ed esperienze e cercano di tramandare anche il sapere di antichi mestieri come lo scalpellino, il fabbro, il muratore, il carpentiere, il vetraio, fondamentali per il mantenimento dei complessi monumentali.
L’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI) nasce nel 1996 allo scopo di stabilire un coordinamento tra le molte realtà museali ecclesiastiche, grandi e piccole, presenti in Italia. I musei ecclesiastici, fondati in funzione essenzialmente conservativa, stanno lentamente cambiando pelle: percepiti a lungo quasi esclusivamente come “luoghi sicuri” o “depositi attrezzati” nei quali custodire opere dismesse o in pericolo, si caratterizzano oggi come avamposti territoriali impegnati nella tutela attiva del patrimonio, al servizio della collettività. AMEI svolge dunque un’azione di tutoraggio, collegamento e supporto per musei ecclesiastici e religiosi e accompagna il percorso dei propri associati fornendo strumenti di crescita, occasioni di formazione e di confronto.
L’associazione Living Stones, nata nel 2008, è costituita da comunità giovanili raccolte intorno all’idea che l’arte cristiana è una preghiera consegnata agli occhi, una preghiera resa accessibile. Contemplare l’opera d’arte è come entrare nella preghiera dell’artista e nella storia che racconta, e permette un momento di comunione spirituale attraverso i secoli, dove il visitatore della chiesa diventa pellegrino e protagonista.
L’idea di un Convegno delle Cattedrali europee nasce proprio nelle stanze dell’Opera della Primaziale Pisana, che dopo l’esperienza dell’Associazione delle Fabbricerie italiane, ha ritenuto opportuno allargare il tavolo di confronto alle organizzazioni che gestiscono i complessi monumentali più importanti d’Europa, ogni anno su un tema diverso.
Anche quest’anno il Convegno offrirà crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri.