Secondo appuntamento con Anima Mundilunedì 12 alle 21,00 in Camposanto, con il giovanissimo violinista Giuseppe Gibboni, lanciato sulla ribalta internazionale pochi mesi fa dalla vittoria al Concorso “Paganini” di Genova, in duo con il pianista francese Ingmar Lazar, pure assai giovane e premiatissimo: programma impegnativo quanto mai, con tre Capricci e la Campanella di Niccolò Paganini, accanto a pagine di Johannes Brahms, Alfred Schnittke e Henryk Wieniawski.

Classe 2001, Giuseppe Gibboni a soli 14 anni viene ammesso all’Accademia Stauffer di Cremona nella classe di Salvatore Accardo che ne coglie subito le eccezionali qualità musicali: “Giuseppe Gibboni è uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera”. Diplomato a 15 anni al Conservatorio di Salerno sotto la guida di Maurizio Aiello, svolge una intensa attività concertistica e dal 2017 è artista della SIYO Music Foundation di New York.

Francese, classe 1993, Ingmar Lazar ha tenuto il suo primo concerto all’età di sei anni alla Salle Gaveau di Parigi. Vincitore di numerosi concorsi internazionali e prestigiose borse di studio, è anche artista Steinway. Pianista dalla “presenza magnetica e di impressionante maturità”, tiene concerti in tutto il mondo, in recital e con orchestra.

Il programma si apre con La Sonata n.3 op.108 per pianoforte e violino, composta tra il 1886 e il 1888, uno dei massimi capolavori di Johannes Brahms, per la ricchezza e il fascino delle idee melodiche e ritmiche e la solidità dell’impianto formale. 

Era il 1820 e, dopo vent’anni abbondanti di una carriera che l’aveva reso il violinista più celebre del mondo, Niccolò Paganini finalmente si affacciava anche sul mercato editoriale. Scritti nei primi anni dell’Ottocento, i Capricci sono la verifica concreta di tutto quel complesso di scoperte sulle possibilità dello strumento che da più di vent’anni sbalordiva e stregava l’Europa musicale nelle esibi­zioni pubbliche del più grande violinista di tutti i tempi. Il mito di Paganini infatti fu tra i più vivi e universali del primo Ottocento: il virtuosismo vertiginoso e i lati bizzarri e diabolici del personaggio garantirono una celebrità immensa, con forme di fanatismo tali da imporre la figura di uno strumentista fra quelle dei divi cari alle folle, ruolo prima essenzialmente riservato ai cantanti.

Nel 1843, a otto anni d’età, e nonostante non fosse suddito francese, Henryk Wieniawski fu ammesso al Conservatorio di Parigi. Niccolò Paganini era morto da tre anni soltanto, e forse in quel bambino straordinario già si poteva scorgere un violinista degno di esserne erede.

Alfred Schnittke, il compositore più originale fiorito in Unione Sovietica negli ultimi decenni del secolo, si rivolse a Paganini nel 1982, con un lavoro scritto su richiesta del violinista ucraino Oleh Krysa, vincitore nel 1963 dello stesso Concorso Paganini di Genova che ha laureato l’anno scorso Giuseppe Gibboni. 

Chiude il programma il virtuosismo pirotecnico della Campanella di Paganini, il finale celeberrimo del Concerto n.2, che nell’organico orchestrale originale prevede appunto la presenza di una campanella, imitata sia dall’accompagnamento sia dal solista in un gioco fantastico quasi surreale.

La rassegna Anima Mundi è organizzata come sempre dall’Opera della Primaziale Pisana, con il contributo della Fondazione Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa.

Il pubblico di Anima Mundi avrà la possibilità di sostenere, attraverso libere offerte, alcuni progetti di solidarietà e assistenza sul territorio. L’iniziativa è promossa dall’Arcidiocesi di Pisa-Caritas Diocesana. L’iniziativa legata a questo appuntamento, è Docce dei poveri. Quasi 1900 le docce fatte nel 2021 e 111 le persone che nel secondo anno della pandemia hanno usufruito di questo servizio. Un servizio che è stato lasciato aperto perché l’igiene personale è un bisogno essenziale dell’essere umano e il servizio docce della Caritas diocesana di Pisa è in città l’unica possibilità di prendersi cura di sé per molte delle persone senza diritti. Un servizio con cui vengono offerte oltre alla doccia anche la possibilità di radersi e un kit di biancheria intima pulita.

Al momento le prenotazioni online sono esaurite per tutti i concerti. A partire dalle ore 18 i biglietti rimasti e non ritirati saranno messi in distribuzione solo presso la biglietteria, ogni giorno di concerto.

 

Per tutte le informazioni visitare il sito dell’OPA

 

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.