A Pisa l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, il pastore della chiesa valdese Daniele Bouchard, il presidente della comunità ebraica Maurizio Gabbrielli e l’imam della comunità islamica pisana Mohammad Khalil si sono ritrovati ieri, 14 Maggio, alle ore 16 sotto la torre pendente a Pisa per rilanciare l’appello dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana a digiunare e pregare – ciascuno dalle proprie case – perché Dio salvi l’umanità dalla pandemia e sostenga i medici nella cura e gli scienziati nella ricerca. All’incontro erano presenti anche il primo cittadino Michele Conti ed altre autorità civili.
Qui di seguito il testo in traduzione italiana del comunicato ufficiale dell’Alto Comitato della fratellanza umana
Giornata di preghiera per l’umanità
Cari amici credenti e fratelli e sorelle in umanità, il nostro mondo si trova di fronte a un grande pericolo che minaccia le vite di milioni di persone a causa della diffusione della pandemia del coronavirus (COVID-19).
Riaffermando il ruolo della medicina e della ricerca scientifica nel combattere la pandemia, non dobbiamo dimenticare di cercare rifugio in Dio di fronte a questa grave crisi. Perciò vogliamo invitare tutti i popoli del mondo a pregare ciascuno secondo le proprie convinzioni religiose, osservare il digiuno e compiere opere buone, per far cessare la pandemia. Ciascuno di noi, dovunque si trovi, e secondo gli insegnamenti delle rispettive tradizioni di fede e filosofie, cerchi l’aiuto divino per il soccorso nostro e del mondo intero da questa catastrofe, per ispirare gli scienziati nel trovare una cura per il virus e salvare il mondo intero dalle ripercussioni di questa grave pandemia nei campi della salute, dell’economia e sull’umanità.
In attuazione degli obiettivi del Documento sulla Fratellanza Umana, l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana propone di celebrare giovedì 14 maggio 2020 una Giornata mondiale di preghiera, digiuno e opere di carità per rispondere insieme a questa chiamata, invocando Dio Onnipotente per salvare il mondo, aiutandoci a superare la pandemia, per restituire sicurezza, stabilità, salute e prosperità cosicché, cessata questa crisi pandemica, la nostra Terra possa essere meglio di prima un posto accogliente per l’umanità e la fratellanza umana.
(Testo adattato dal Comunicato dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana)
Fonte: Comunicato stampa