Contro il Mantova quell’entusiasmo rimasto acceso anche dopo la sconfitta con lo Spezia è esploso nuovamente in un grande abbraccio collettivo. Tramoni è tornato, la sosta arriva per ricaricare le batterie e ora mancano otto battaglie con cinque punti da gestire per fare la storia.
MONSIEUR “FORMIDABLE” – Tramoni is back. Il corso, in ombra nelle ultime gare, specialmente a causa dell’ultimo infortunio che ne ha ritardato il rientro in forma, contro il Mantova ha giocato 90 minuti di grande calcio. C’è tutto il suo repertorio nella partita della nuova svolta in classifica. A partire da quella conclusione di prima che ha fulminato il portiere avversario, passando per il suo terzo gol identico, divenuto ormai marchio di fabbrica iconico, già visto contro Sampdoria e Sassuolo, con il sinistro sul primo palo a beffare l’estremo difensore. E poi ha rischiato di segnare perfino il terzo gol. 11 gol in 20 partite, avendone saltate 10, tanto da balzare al quinto posto assoluto in classifica marcatori, a sole tre marcature da Iemmello e Pio Esposito. E chissà cosa sarebbe potuta essere la sua stagione senza quegli infortuni muscolari.
MEGLIO PERDERE A LA SPEZIA – L’ho detto, lo ripeto e lo continuerò a dire fino alla nausea. Aver preservato Moreo, facendogli di fatto saltare una sola partita, risulterà determinante in fondo alla stagione, mentre lo Spezia ha sacrificato tutto per far giocare Salvatore Esposito, che oltre a non esserci stato contro il Cesena (e si è visto), forse salterà altre partite, rendendo ancora più complicata la rincorsa dei liguri. Hanno vinto una battaglia, probabilmente per perdere una guerra.
LA SOSTA AL MOMENTO GIUSTO – Il Pisa ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, specialmente dagli scontri diretti, ma è pur vero che in questo periodo aveva rallentato un po’. La sosta dunque arriva per far ricaricare le batterie, consentendo di far rifiatare anche Angori, che al suo rientro dalle nazionali potrà rifiatare, recuperare Moreo, gestire il mese complicato di Touré, finire di inserire anche Solbakken e terminare una volta per tutte il recupero di Morutan e Tramoni, ieri straripanti. Una posizione di vantaggio e un bottino di punti da difendere, con una partita e mezzo di vantaggio sugli avversari.
OTTO BATTAGLIE – Ci aspettano adesso ben otto battaglie. Si comincia dal Cosenza, vero e proprio spartiacque, storicamente difficile per i nerazzurri, poi Modena in casa, Reggiana fuori, Cremonese tra le mura amiche, quindi Brescia, Frosinone, Bari e Sud Tirol. Non occorre vincerle tutte, basta un ultimo sforzo e potremo tutti festeggiare insieme questo campionato. Ci sono alcune delle partite che, negli anni precedenti, hanno anche fatto la storia in negativo. Cosenza, sempre complessa nelle ultime stagioni, che già è costata una promozione diretta, Brescia, indimenticabile per il 2009 del nostro secondo fallimento, Frosinone, dove si sono infranti anche i sogni del Pisa di Masucci con quel palo maledetto. Ora c’è l’occasione di riscriverla questa storia, di trasformare brutti ricordi in ricordi trionfali. Tutti insieme