Franco Brogi Taviani presenta in sala all’Arsenale MODÌ, il film che nel 1988 ha tracciato il ritratto del pittore toscano con grande partecipazione, rispetto, eleganza. Il regista incontrerà il pubblico al Cineclub pisano venerdì 15 novembre, in occasione della mostra Les femmes di Modigliani, allestita presso la galleria “Eclektica Art Meinung” di Pisa.
Tutto è eccessivo nella biografia di Amedeo Modigliani, uno dei più grandi artisti figurativi del XX secolo. La nascita a dir poco rocambolesca, la giovinezza a Livorno, la precoce partenza per Parigi, l’uso distruttivo di alcol e droghe, gli amori difficili, tormentati, tragici. Amedeo, nel film di Franco Brogi Taviani, è un bambino prodigio che si dedica alla pittura. Trascorre la giovinezza a Parigi ma diventa un alcolizzato e nei vari caffè cerca l’ispirazione. Durante la prima guerra mondiale alcune sue opere vengono esposte in un’importante galleria. Ha una relazione con Beatrice che però ben presto lo abbandona. Dopo la guerra a Londra espongono i suoi quadri ma la sua pittura è ritenuta difficile e poco commerciale. Modì poi non gode nemmeno di buona salute. Gli ultimi anni sono penosi.