Quanta bellezza nella vittoria del Pisa a Cremona. Tra cori che riportano alla memoria dolci ricordi di un tempo che fu nel giorno dell’anniversario dalla morte di Romeo Anconetani e una squadra che ormai viaggia a ritmi spaventosi. Cosa chiedere di più?
LA VITTORIA DELLA SVOLTA – Se ancora c’erano dubbi sul valore di questa squadra (nella foto copertina del Pisa SC), mentre corvacci del malaugurio aspettano ancora il crollo del gruppo di Inzaghi, è arrivata l’ennesima risposta. Battuta la Cremonese, non l’ultima arrivata, non una squadretta di quart’ordine, ma un team costruito per vincere il campionato, rimesso a posto e distanziato di 9 punti. Un successo che può essere la svolta nel campionato dei nerazzurri perché, da questo punto in poi, tante avversarie potrebbero decidere di agire diversamente nei confronti del Pisa, magari anche chiudendosi di più.
UN TRIO AL COMANDO – I successi di Pisa, Sassuolo e Spezia hanno spaccato in due il troncone di testa della classifica. Ora è lotta a tre per due posti, mentre dietro per ora non restano che le briciole e la lotta ai playoff. Il vertice del campionato è ormai una cosa tra tre squadre molto diverse tra loro. E sarà così probabilmente almeno fino al termine del girone d’andata.
IMPAREGGIABILI – E’ difficile trovare le parole per una squadra così abile a vincere. Tramoni a tratti sembrava un giocatore d’altra categoria. Tourè ha umiliato Sernicola, Beruatto ha stoppato come un giocatore di basket Vandeputte. Anche i sostituti non hanno fatto rimpiangere nessuno. Inzaghi si è preso questo gruppo e non lo molla più. Questa squadra è pronta a dar guerra a chiunque.
UN ULTIMO SFORZO PRIMA DELLA SOSTA – Ora di fronte ai nerazzurri c’è la Sampdoria, al nono posto e distante 12 punti. Vincere significherebbe ipotecare seriamente i playoff, ma anche ricacciare indietro una squadra che si era ripresa e che invece è inciampata nuovamente contro Cittadella e Brescia.
SENSAZIONI POSITIVE – Ci sono momenti in una stagione in cui ci si ferma a riflettere e si hanno buone sensazioni, forse troppo. Più forti degli infortuni, più forti della sfortuna, in totale simbiosi con pubblico e stampa e anche a livello infrastrutturale le cose stanno cambiando per i progetti della società. In poche parole, si sta configurando come l’anno buono. Ma non diciamo altro.