Pisa città umanistica, luogo d’eccellenza di ricerca e formazione dove hanno studiato il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il poeta Giosuè Carducci, il regista Mario Monicelli. Città dalla due anime, quella delle scienze e quella delle materie umanistiche, che convivono fin dalla fondazione dell’Università, da quando, a pochi anni dall’emissione della bolla papale In Supremae Dignitatis il 3 settembre 1343, vennero istituiti gli insegnamenti di Teologia, Diritto Civile, Diritto Canonico e Medicina.
Le 32 storie di studiose e studiosi che oggi, con insegnamento e ricerca negli atenei di Pisa, contribuiscono all’evoluzione degli studi umanistici, sono raccontate nel volume HUMANITAS PISA 2025, la nuova pubblicazione della Forti Holding. Tre le sezioni, dedicate ai profili dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant’Anna. Il libro, curato da Alessandro Schiesaro e Sabina Danielli Forti, è edito da Pacini Editore. Le fotografie sono di Irene Taddei. Il secondo volume voluto dal Gruppo Forti, arriva dopo STEMPISA 2020, dedicato alla ricerca ed agli insegnamenti in ambito scientifico negli istituti cittadini.
HUMANITAS PISA 2025 sarà presentato giovedì 7 novembre alle 17,30, nell’Auditorium “Rino Ricci” della Camera di Commercio di Pisa, in un talk introdotto dai saluti del Sindaco di Pisa Michele Conti e del Presidente della CCIAA Toscana Nord-Ovest Valter Tamburini e moderato dal giornalista Francesco Ippolito. Interverranno il Rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, il Direttore della Scuola Normale Superiore Luigi Ambrosio, la Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna Sabina Nuti, il curatore del volume Alessandro Schiesaro, l’editore Patrizia Pacini. Chiuderà l’evento Luigi Doveri, Amministratore Delegato della Forti Holding.
“La pubblicazione risponde a una delle mission del Gruppo Forti, quella della divulgazione del sapere e delle eccellenze della nostra città, nel campo delle scienze umanistiche. Le qualità e attitudini genericamente definite soft skills, quali la sensibilità culturale, l’apertura mentale, la tolleranza e l’empatia, possono svilupparsi solamente mantenendo la centralità degli studi umanistici. In un mondo in cui i contatti interculturali sono e saranno sempre più frequenti, certi studi dovrebbero acquisire un ruolo centrale, fornendo ai giovani le conoscenze necessarie a costruire un mondo super tecnologico, ma anche ispirato ai principi di uguaglianza, rispetto e tolleranza, un mondo migliore”. Luigi Doveri, Amministratore Delegato della Forti Holding.