I calciatori nerazzurri Jevsenak e Angori si presentano dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi. La società, nel solco di quanto fatto in occasione della presentazione di Semper, ha inaugurato un nuovo corso di conferenze stampa per introdurre i nuovi acquisti.

Jevsenak: “Quando sono arrivato a Bormio tutto mi è sembrato nuovo. Pisa mi ha accolto molto bene, mi hanno trattato benissimo, lo staff e i giocatori mi hanno fatto ambientare. Sono stato felice di approdare qui perché ho trovato anche due compagni della Slovenia Mlakar e Trdan. Per me è stato ancora più facile. L’atmosfera allo stadio è stata stupenda, era la mia prima volta giocare in uno stadio così grande. Ho sentito davvero che fosse un momento molto speciale. Con l’Inter c’è stato un impatto fortissimo, è stato magico. Gara dopo cara spero che sia più facile per me, cercherò di fare sempre meglio e sono sicuro che darò il massimo per il Pisa. Le mie caratteristiche? Mi piace lanciare palloni lunghi, passaggi di prima, ma sono bravo di testa e mi piace ovviamente fare gol. Mi dispiace molto quello che è successo a Tomas. Non lo conoscevo, ma quando sono arrivato a Pisa Esteves mi ha aiutato molto e sto cercando di imparare la lingua. Portoghese e italiano hanno dei punti in comune. Mi ispiro a due giocatori, Matic e Palinha. E’ stato un grande cambiamento venire a Pisa. In Portogallo la preparazione non è la stessa di qui e questo è anche un gioco più fisico. Qui c’è una preparazione più dura. Ritengo sia un passaggio importantissimo della mia carriera essere arrivato in Italia. Il mister mi sta aiutando molto e sta aiutandomi a sua volta anche parlando in italiiano. Sarà un bel percorso insieme. Tatticamente chiede a me e agli altri di attaccare il pallone, quando difendiamo vuole che pressiamo alti e quando prendiamo palla vuole che giochiamo molto in avanti, frontalmente. Inzaghi mi ha chiesto anche di costruire la manovra. Nella mia vita non ero mai stato a Pisa, l’avevo vista solo in foto. Posso dire che è molto caldo, rispetto a Bormio non c’è paragone (ride). E’ stato bello giocare per la prima volta davanti al nostro pubblico. Speriamo di fare grandi cose e continuare così come abbiamo iniziato questa preparazione estiva giocando con questi alti ritmi”.

Angori: “L’impatto è stato importante perché arrivare qui giovedì e giocare subito venerdì contro l’Inter contro i campioni d’Italia è stato veramente bello. Lo stadio era pieno e la curva è stato bellissimo vederla. Il mister mi aveva detto che mi avrebbe fatto giocare un po’ e così è stato. La stagione passata è stata per me importantissima perché era la prima tra i grandi. Ringrazio il Pontedera perché mi ha fatto giocare una stagione da protagonista e quest’anno sono riuscito a salire di livello con uno step successivo. Sapevo che erano un po’ di mesi che il Pisa mi stava cercando. Sono andato in ritiro tranquillo ad Empoli sapendo di questa opportunità. Alla fine è stata dura però sono riuscito ad arrivare in maniera definitiva. Si stava lottando se venire a titolo definitivo o in prestito. E’ stato un investimento importante da parte della società e la devo ringraziare molto. La vivo in maniera serena, ci sono tante aspettative e io sono tranquillo e sicuro che, piano piano, conoscendo la squadra, riuscirò a fare un bel campionato e una bella stagione. La mia caratteristica principale è il mio piede, mancino. Ho un bel piede. A livello atletico ho una corsa importante. Il mio punto debole? Sono migliorato in fase difensiva, ma so che posso fare di più. Anche il colpo di testa, sono alto ma non sono fortissimo di testa. A livello di caratteristiche se mi rivedo in Barbieri? Sì, lo conosco e sono stato con lui in nazionale. Mi dicono che assomiglio a Cambiaso. Sono un tifoso sfegatato del Milan e vedere il mister Inzaghi così in prima persona è qualcosa di incredibile. Pisa ha avuto nelle ultime stagioni una grande tradizioni di terzini. L’obiettivo è quello di arrivare in Serie A. Non conoscevo Beruatto fino a quest’anno. Abbiamo fatto la stessa scuola e non lo sapevamo. Abbiamo due o tre passioni simili e stiamo avendo un bel rapporto. Da Beruatto posso solo imparare”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018