Per sapere chi raggiungerà la Serie A bisognerà aspettare domenica sera. La finale playoff di andata tra Cremonese e Venezia, giocata in un infuocato stadio Zini, si è conclusa con un pareggio a reti inviolate. Il match, equilibrato e combattuto, ha mostrato la solidità delle due squadre, senza però decretare un vincitore. La sfida tra l’allenatore della Cremonese, Giovanni Stroppa, e il tecnico del Venezia, Paolo Vanoli, ha visto prevalere l’equilibrio, lasciando tutto aperto per la gara di ritorno al Penzo.
I lagunari sono partiti forte, mettendo subito in difficoltà la difesa avversaria. Il Venezia ha sfiorato il gol del vantaggio sia nel primo tempo che all’inizio della ripresa, centrando una traversa con Pierini. La Cremonese, dopo aver studiato gli avversari nei primi minuti, ha iniziato a farsi vedere sempre più spesso nella metà campo avversaria. Le migliori occasioni per i grigiorossi sono arrivate da Coda e Vazquez, che però non sono riusciti a superare un attento Joronen.
La partita, giocata davanti a un pubblico caloroso e appassionato, ha visto affrontarsi il miglior attacco della Serie B, quello del Venezia, e la miglior difesa, quella della Cremonese. Dopo i primi minuti di studio, la squadra di Stroppa ha alzato il ritmo, cercando di rompere l’equilibrio con incursioni pericolose. La prima vera occasione del match è arrivata intorno alla mezz’ora quando Coda, dopo una buona azione personale, ha sferrato un potente destro dai venti metri che Joronen ha deviato in angolo con un intervento spettacolare.
Nonostante l’ottima organizzazione difensiva e le ripartenze veloci, la Cremonese non è riuscita a capitalizzare le proprie opportunità, mentre il Venezia ha mantenuto la propria solidità difensiva, cercando di sfruttare le poche occasioni avute in contropiede.
La tensione e l’attesa per il match di ritorno sono altissime, con entrambe le squadre consapevoli che solo una potrà festeggiare l’ambita promozione nella massima serie. Appuntamento a domenica sera, per un incontro che promette spettacolo e grandi emozioni.