Ieri si è svolta la commissione consiliare in merito al Pisa Training Centre di Gagno. Il primo a parlare, con un comunicato, è stato Ciccio Auletta di Diritti in Comune, mentre oggi affrontiamo nel dettaglio quanto accaduto ieri. Carte alla mano manca ancora la documentazione definitiva da parte del Pisa Sporting Club poiché quanto depositato non risponde ancora del tutto ai requisiti richiesti. Lontana per il momento la data di inizio dei lavori, almeno fin quando il Pisa non avrà ottemperato a tutte le specifiche. Si parla addirittura di autunno 2024 o più in là per le strutture, mentre per i campi si potrebbe anche procedere, ma per per l’iter potrebbe servire un’altra variante. Vediamo perché.
DAISY RICCI – Ieri in commissione consiliare è stato il tecnico comunale, la dirigente urbanistica Daisy Ricci a spiegare la situazione: “Il Pisa ha presentato il suo piano attuativo a dicembre, poco prima di Natale, ma ancora mancano alcuni dettagli importanti. C’è lo strumento urbanistico preventivo, ma manca un progetto edilizio che sia conforme alla scheda norma. Al piano attuativo insomma mancano tutti quei dettagli che saranno demandati al permesso a costruire, questo non è un progetto”. A calmare gli animi è l’assessore all’urbanistica Dringoli: “Per la maggioranza delle parti del piano si potrebbe andare avanti. Situazione invece ancora da definire per il rischio idraulico. Ma è una vicenda che può essere lasciata a un secondo momento, quando si avranno gli esiti degli studi in corso”. Secondo quanto emerge dalla commissione le parti che riguardano i campi sportivi sono comunque realizzabili in modo indipendente dalle questioni del rischio idraulico. Inoltre buona parte del piano attuativo può andare avanti con delibera di giunta e con tempi indipendenti dalla revisione del piano alluvioni. Qual è allora il vero problema? Per ciò che riguarda il Genio civile regionale e l’autorità di bacino, sono stati chiesti approfondimenti sul reticolo idraulico principale (Arno) e su quello secondario. Gli studi sono in corso e saranno conclusi ad aprile, ma ad ora non si conoscono preventivamente gli esiti e se ci saranno ulteriori richieste. Potrebbe addirittura essere necessaria una variante al piano strutturale relativa agli studi idraulici.
LA SPIEGAZIONE DI LATROFA – Il vicesindaco Latrofa ha spiegato, in sostanza che, se tutta la documentazione fosse perfetta, l’iter sarebbe stato previsto a giugno. Ma ad ora la documentazione resta da integrare e quindi è normale che slitti tutto di qualche tempo. Il Comune insomma, non ha fatto, come scritto da Auletta “annunci privi di fondamento”. Semplicemente, secondo quanto riferito dal vicesindaco, le parole del Comune andavano prese come ottimistiche previsioni. Purtroppo però, al momento, la documentazione risulta ancora insufficiente.
NERINI E VOUK – Anche i consiglieri comunali Nerini e Vouk hanno replicato. “Il Comune non ha mai dormito. Se il Pisa avesse portato subito tutta la documentazione oggi saremo più avanti con l’iter, ma confidiamo che il Pisa mandi tutti i documenti necessari per mettere il Comune in condizione di approvare il prima possibile la pratica”. Dello stesso avviso Vouk: “Il Comune di Pisa è stato veloce ed efficiente nell’analisi di tutta la documentazione. L’impegno per lo sviluppo infrastrutturale non è in discussione. Questa amministrazione riconosce la crucialità dello sport e del Pisa nel tessuto sociale”.
ITER E TEMPISTICHE – Tornando quindi all’iter. Questi sono e restano i passaggi fondamentali, dopo l’adozione del piano attuativo, una volta che saranno stati consegnati tutti i documenti e le tempistiche saranno rispettate. Dopo l’adozione il Pisa Sporting Club può già presentare la richiesta di permesso di costruire. Il piano attuativo viene pubblicato sul Burt per 45 giorni, come prevede la legge, tempo per ricevere osservazioni al piano. Dopo ulteriori 45 giorni il Comune di Pisa esprime parere motivato della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) da parte del Nucleo di Valutazione. Prima gli uffici, poi la Commissione consiliare competente, esaminano le osservazioni in un tempo stimabile in 15/30 giorni, a seconda del numero di osservazioni pervenute. Il Consiglio comunale approva in via definitiva il piano con le osservazioni. Dopo l’approvazione può essere rilasciato il permesso di costruire, se presentato con congruo anticipo.
PERCHE’ LO SFOGO DI CORRADO? – Una domanda però sorge spontanea. Perché allora lo sfogo di Corrado in conferenza stampa di una settimana fa, se la documentazione non è ancora completa? Come mai il presidente, che pure aveva avuto disponibilità e rassicurazioni pochi giorni prima, anche in forma pubblica, da parte del sindaco, ha ulteriormente inasprito i toni? E’ davvero come è stato detto dal Comune di Pisa oppure c’è dell’altro? Sta di fatto che la palla adesso passa nuovamente alla società nerazzurra.