La copertina della settimana va a Moreo. Criticato, anche aspramente, e pure su queste pagine. Messo in panchina per favorire Bonfanti e Torregrossa, aspettando una possibilità di riscatto. L’ex Brescia, dopo essersi messo a testa bassa e a lavorare, ieri ha sfruttato la sua occasione e contro la Ternana si è ripreso, con gli interessi, pubblico e critica, con una prestazione da applausi. E pensare che Aquilani stava quasi per sostituirlo, ma all’ultimo ha aspettato sul calcio d’angolo decisivo, decidendo di lasciarlo in campo e non inserire Mlakar. Una scelta rivelatasi vincente.

MOREO, MOREO, PERCHE’ SEI TU MOREO? – Una partita da applausi, senza sbavature. Atleticamente impeccabile, sempre nel vivo del gioco. Stavolta concreta, assolutamente concreta. Moreo, che già con il Cittadella aveva offerto diverse sponde utili, fornendo assist poi non sfruttati da Arena, anche ieri con la Ternana ha contribuito a tenere alta la squadra e a far alzare il baricentro del team anche quando i nerazzurri si stavano schiacciando troppo. Sponde, passaggi decisivi e qualche tentativo di conclusione a rete, prima della rete che ha permesso ai nerazzurri di tornare alla doppia vittoria consecutiva dopo oltre un anno dall’ultima volta.

IL RETROSCENA – Il gol di Moreo nasce tutto da una mancata sostituzione. A fine partita infatti si stava scaldando Mlakar, ma proprio all’ultimo il tecnico nerazzurro decide di attendere, lasciando che il Pisa batta il suo calcio d’angolo. Non ero sicuro che fosse proprio Moreo il giocatore che era stato designato a lasciare il campo, perciò la prima domanda che ho posto in conferenza stampa al tecnico Aquilani è stata proprio questa. L’allenatore del Pisa non ha negato, confermando tutto: “Il calcio è così, a volte ti regala cose che sembrano assurde. Moreo era cotto, aveva dato tutto e gli ho chiesto di aspettare. Doveva entrare Mlakar, ma  ho cercato di tenere Moreo ancora un po’ e ci ha fatto gol, ma è stato bravo lui. Non ho voluto farlo uscire neanche dopo a quel punto e sapevo che negli ultimi minuti poteva essere utile”. Insomma, era proprio nel destino dell’attaccante segnare ieri. Una rete che sembrava proprio predestinata… per il predestinato.

“NON E’ SABATO”, QUANDO LA PANCHINA PUO’ FAR BENE – Moreo aveva convinto Aquilani per tutta la settimana, tanto che lo stesso allenatore aveva detto al giocatore: “Gioca come se fosse giovedì domani, vai libero di testa, fai quello che sai fare”. Detto fatto, il giocatore ha così ripagato l’allenatore della fiducia. Andando a guardare le statistiche, dopo due opache prestazioni proprio contro la Ternana all’andata e contro la Reggiana a gennaio, Moreo era stato messo in secondo piano con l’arrivo di Bonfanti. Nelle successive 7 partite aveva giocato titolare una sola volta, rimanendo in panchina in ben 3 occasioni. Il forfait di Torregrossa prima e i problemi di Bonfanti poi hanno offerto una nuova opportunità di riscatto al giocatore, che questa volta non si è fatto pregare. L’impegno non era mai stato messo in discussione, la concretezza si. Una bella storia di riscatto per un giocatore che aveva disputato il peggior girone d’andata per un attaccante, da decenni a questa parte, fino a ieri spesso trottola impazzita per il campo, lontano dalla porta se schierato da punta. Un concetto che ribadisco anche oggi, assieme a un’altra frase, divenuta profetica, scritta il 14 gennaio: “A Moreo dico che può fare molto meglio di così, di essere meno ‘generoso’ e più concreto. Non deve risolvere la fame del mondo, se gioca in attacco deve stare nei 16 metri”. Quella concretezza è arrivata. Così ha fatto e si è ripreso il Pisa. Continua così. Come Moreo anche questo Pisa poteva fare di più. Lo abbiamo scritto fin dall’estate scorsa, questa squadra può tranquillamente essere da quinto posto, almeno. E non c’era niente di peggio che veder sprecato un potenziale enorme.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018