Di Parma restano le istantanee di Nicolas e Torregrossa dopo gli errori di ieri. Il numero 10 infatti è rimasto, dopo essersi rialzato, immobile a fissare il vuoto, consapevole dell’errore commesso, mentre Nicolas ha protestato con l’arbitro, dopo l’ennesimo errore delle ultime settimane. Non vanno crocifissi per questo, ma anche se il percorso di crescita del Pisa mostra sensibili miglioramenti, giocando per larghi tratti anche alla pari con la capolista, dimostrando che la squadra ha delle indubbie potenzialità inespresse, è sempre un “vorrei ma non posso” d’incompiutezza, dov’è un errore singolo a impedire spesso e volentieri il proverbiale salto di qualità.
“VORREI MA NON POSSO” – Era il primo banco di prova dopo un periodo da 3 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta, che stava rilanciando i nerazzurri. Contro il Parma infatti la squadra di Aquilani ha mostrato tutti i progressi delle ultime partite, ma non è riuscito a fare il salto di qualità. Errori singoli hanno condizionato il risultato, vanificando in parte una partita giocata alla grande, a viso aperto. Un punto perso, che si somma a tanti altri punti persi per svariato motivi per una gara simile a quella dell’andata, rotta proprio oltre il novantesimo. La classifica si accorcia ancora da dietro. I successi di Ternana e Spezia portano nuovamente i playout a 5 punti di distanza, contro gli 8 di prima. Il Modena però deve vincere oggi e potrebbe portare a +6 il vantaggio sui nerazzurri, stretti tra due fuochi. Contro il Venezia e lo stesso Modena occorrerà la vera scossa, altrimenti si aspetterà sempre “Godot” e il famoso ‘anno di transizione’ che abbiamo paventato da settimane. E’ un Pisa a metà, diviso tra la ricerca di un’eccellenza che non arriva mai e la mediocrità. Di un allenatore che ha anche tante buone idee e riesce pure a metterle in pratica, ma con una squadra che spesso si perde sul più bello, a volte facendosi gol anche da sola. Il percorso di crescita è evidente, così come però restano evidenti i tanti limiti di questa squadra. Inserito in un progetto biennale quest’anno sicuramente può essere una ottima palestra per Aquilani, ma all’interno del 2023-24 la stagione è più amara che dolce.
OLTRE IL NOVANTESIMO – Ancora una volta, nell’attuale campionato, Il Pisa ha subito un gol nel recupero, cancellando quanto di buono fatto durante la partita. La sconfitta per 3-2 contro il Parma, con la rete di Del Prato al 95′, conferma questa tendenza, già evidenziata in altre occasioni. Come all’andata, quando era stato Colak a segnare il gol del 2-1al 94′. Questa lacuna non si era manifestata negli ultimi mesi, fino a tornare indietro a settembre e ottobre 2023 per trovare situazioni simili. In quel periodo, il Pisa perse 1-2 in casa contro il Lecco, con un gol di Tordini al 95′, quindi una sconfitta per 1-2 contro il Cosenza all’Arena, con un gol di Calò al 98′. La serie di episodi si estende al pareggio all’Arena Garibaldi contro il Bari a metà settembre, con il gol del 1-1 degli ospiti segnato nei minuti finali, e si conclude con la partita contro il Modena, dove l’ex Strizzolo segnò il gol del 2-0 definitivo al 94′.
NICOLAS E TORREGROSSA – Restano negli occhi gli errore di Nicolas e Torregrossa. Per quanto sul lato umano faccia male vedere i due giocatori soffrire per gli errori commessi, tenendo bene a mente che le offese sui social lette lasciano il tempo che trovano, preoccupa specialmente il rendimento del brasiliano, ormai vicino ai 36 anni e di fronte al quinto errore di questo tipo in campionato. Il terzo nelle ultime quattro partite disputate. Al di là dell’errore di Torregrossa invece il numero 10 ha contribuito molto meglio ieri rispetto a Bonfanti alla fase offensiva e potrebbe tornare proprio a far coppia con il numero 9, agendo insieme nel reparto oppure sulla linea della trequarti. Due facce della stessa medaglia, ma emblemi dei tanti errori singoli, delle fragilità mentali della squadra. Nicolas per frustrazione se l’è presa anche con l’arbitro, mentre Torregrossa, dopo la disperazione per il gol subito, è rimasto in piedi tremando e guardando il vuoto, accusando il colpo prima della sostituzione. Il Pisa se vorrà riuscire a fare il salto di qualità, in questa stagione come nella prossima, dovrà risolvere, recuperando mentalmente tutti i giocatori più fragili o cambiando parte della rosa. Non esistono altre vie.