Un amaro copione che si ripete e getta un’ombra di delusione al di là di ogni cosa. Ormai è diventata una regola, quando si va oltre il novantesimo il Pisa subisce gol. Uno psicodramma che sta cancellando ogni cosa e costringendo i nerazzurri alla mediocrità. Purtroppo però, come ammesso dallo stesso Aquilani, non vince il possesso, vince chi segna di più.

UNO PSICODRAMMA – Era già successo contro il Parma in casa, perdendo, contro il Modena, a suggellare una partita già scritta, con il Bari, ancora una volta in casa vedendo sfumare i tre punti, è successo ancora con il Cosenza, col Cittadella, vincendo seppur rischiando e, ancora una volta, con il Lecco. Quando arrivano i minuti finali, tra l’85’ e il 98′ il Pisa subisce sempre gol e questa abitudine malsana, questo problema ormai reiterato nel tempo, per ben cinque volte su cinque in casa e sei complessive in 10 gare, sta minando alla base la fiducia della stessa squadra. Cancellando tutto il resto. Sempre di fronte al pubblico amico dell’Arena, tanto che ormai anche da parte di parte del pubblico la pazienza si sta esaurendo.

IL PROBLEMA MOREO E I CAMBI – Stefano Moreo sta diventando un problema in questa squadra. Contro il Lecco è riuscito nell’impresa di essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. E’ bastato inserire Torregrossa per avere profondità e un attaccante capace di far salire la squadra. Tutti riconoscono la generosità di Moreo, ma ormai è diventata inutile e stucchevole se non al servizio della funzionalità. Per altro il giocatore doveva uscire almeno da un quarto d’ora, ma è rimasto in campo fino ad oltre l’80’, con tre cambi ancora da utilizzare. Un problema ormai sempre più frequente di Aquilani che non riesce a trovare la quadra giusta per i cambi, o troppo tardivi, come ieri, oppure spesso per le scelte sbagliate.

SCOMPORRE LA PARTITA – Occorre equilibrio nell’analisi di una partita. E un’analisi arriva dopo la cronaca di un match. Quello che si può spiegare in un senso, assume un significato diverso nel quadro generale. Pisa-Lecco ne è l’esempio perfetto. I nerazzurri infatti hanno dominato la gara, questo è innegabile. Con il 74,5% di possesso palla, pari a 34 minuti di tempo effettivo contro 13 minuti da parte degli avversari e un maggior numero di tiri, ben 14 anche se c’è stata tanta imprecisione (3 soliti tiri nello specchio della porta). Tuttavia le distrazioni e la mentalità di squadra sono state compromesse. Paradossalmente il super-gol di Lisandru Tramoni che avrebbe meritato una ben diversa copertina ha invece portato a un rallentamento della manovra. Convinti di poter vincere, i nerazzurri si sono abbassati negli ultimi minuti, riuscendo nell’impresa di far vincere l’ultima in classifica. La rabbia deriva tutta da questo.

UN CAMPIONATO EQUILIBRATO – Sarebbe bastato vincere per parlare di ben altro scenario. I tre punti avrebbero portato i nerazzurri al quinto posto, mentre aver subito quel gol nel finale costringe il Pisa ancora al tredicesimo posto. Senza le reti subite nel recupero il Pisa sarebbe quinto con 17 punti e un punto in meno del Venezia, ma la situazione ora è totalmente diversa. Questi finali ormai riescono nell’impresa di cancellare tutto il resto. Anche i miglioramenti di una squadra che, nelle ultime partite, aveva iniziato a giocare in maniera più concreta. La prestazione si può salvare, come ha detto Torregrossa nel finale di partita in sala stampa, e può ancora essere vista come una caduta in un percorso di crescita, ma vince chi segna di più in questo sport. I nerazzurri avevano fatto di tutto per vincere, ma ormai perseverare è diabolico e non si può prendere sempre gol nello stesso modo e nel recupero. Se serve si può valutare un mental coach, ma ne servirebbe uno per ogni componente della squadra.

 

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018