Oggi il direttore sportivo nerazzurro Stefano Stefanelli ha compiuto 44 anni. Come di consueto i profili ufficiali della società nerazzurra hanno pubblicato un post per celebrare la ricorrenza. In mezzo agli auguri dei tifosi sui social, il 19% dei commenti dell’utenza ha invece offeso il diesse.
LE OFFESE – Il tenore dei commenti va dalla presa in giro, passando per il body shaming e addirittura la messa in discussione delle capacità del direttore, tanto da dubitare addirittura della sua esistenza. Purtroppo non siamo di fronte a dialoghi di alta filosofia o al “dubbio metodico” di Cartesio, ma situazioni assolutamente da condannare. Questi in sostanza, alcuni dei commenti pubblicabili: “Ah ma allora esiste?”. “Perché, abbiamo un direttore sportivo?“. “Chi è?”. “Sono 44 anni portati malissimo”, “mi ricorda padre Maronno” e ancora “La foglia di fico di Giovanni Corrado”, quindi: “Da quando abbiamo un direttore sportivo?” per poi concludere con: “Esiste?”, “Fa le fotocopie“, “è il portaborse di Giovannino”. Si tratta di oltre una ventina di commenti su circa 131 commenti totali al post, pari al 19% dei commenti sul profilo ufficiale della società nerazzurra.
LA DIFESA – Da registrare ci sono anche le difese da parte della parte buona dell’utenza. Scrive un tifoso: “Commenti di persone fallite nella vita che, tra un bullone avvitato e l’altro, pensano anche di conoscere le dinamiche interne di una società di calcio”. Oppure: “Commenti imbarazzanti di persone imbarazzanti con una vita imbarazzante”. E ancora: “Ci sono dei commenti in questo disagio”, “Commenti da vomito“, quindi “Auguri Direttore, la conosco indirettamente, e’ una persona perbene” e, per concludere: “Non faccia caso ad alcuni commenti al vetriolo… noi Pisani siamo così, viviamo di pane e sarcasmo. Sappiamo che è una persona per bene e spero abbia il tempo per dimostrare che è anche capace. Buon Compleanno“.
PERCHE’ PARLARE DELLE OFFESE? – Da quanto abbiamo appreso, è precisa scelta della società nerazzurra lasciare i commenti e non cancellarli, perché ognuno sia responsabile di ciò che viene scritto e per non censurare alcun contenuto. Una scelta lodevole e giusta. Perché parlarne? Non è certamente un modo di condannare una tifoseria, perché si tratta di una minoranza all’interno di un enorme gruppo di tifosi qual è quello del Pisa e non rappresenta il pensiero comune. Nel 2023 però è davvero amaro constatare che debba essere preso come un fatto normale tale violenza verbale, perciò a livello personale e professionale lo condanneremo sempre. E’ successo con Torregrossa e personalmente, attraverso altre testate e i miei canali social, ho voluto solidarizzare col calciatore. Succede anche al direttore sportivo Stefanelli e siamo qui, sulle pagine di Sestaporta, a solidarizzare anche con lui. Auguri direttore, non si curi di loro e in bocca al lupo per il suo lavoro.