Dopo Pisa-Pro Sesto il tecnico Aquilani e Marius Marin hanno fatto il punto della situazione dal ritiro di Rovetta
Aquilani: “Buone impressioni per la predisposizione dei giocatori. Ho visto grande disponibilità a cambiare qualcosa. Il concetto e la mentalità dev’essere quella di provare a fare qualcosa di diverso, ma è un lavoro lungo. Ci vorrà un po’ di tempo per cambiare. Sono soddisfatto, ma dobbiamo continuare a lavorare. Il portiere deve diventare un giocatore in più a tutti gli effetti se non c’è pressione. Ci vuole, coraggio, attitudine e curiosità. È un lavoro duro, costante e maniacale, ma l’idea è quella di tenere il controllo della partita e difendersi alti. Il lancio lungo fa parte di questo gioco, ma andrà fatto solo quando necessario. Poi è chiaro che è la partita a determinarlo. Mi aspettavo una presenza così massiccia di pubblico a Rovetta. Me ne hanno parlato benissimo dei tifosi nerazzurri fin da quando mi hanno contattato per la panchina. Lavoriamo forte perché vogliamo una squadra che pressa forte e veloce. Gli allenamenti sono duri e sarà un lavoro lungo, però siamo fiduciosi. Non sappiamo quando partirà il campionato, ma noi ci faremo trovare pronti come se il campionato iniziasse il 19 di agosto. Barbieri e Arena si sono inseriti benissimo. Hanno qualità importanti, con caratteristiche di cui abbiamo bisogno. Cerchiamo di dare un’idea specifica di gioco e i ragazzi la stanno assimilando. A fine ritiro sarà anche il tempo delle scelte, ma fa parte del calcio. Io ero abituato a questo da giocatore. Logico che dovrà anche arrivare qualcuno, ma fa parte del gioco”.
Marin: “E’ un lavoro diverso, anche difficile quello che viene chiesto da mister Aquilani. Mi sto impegnando molto, ero abituato a un altro tipo di calcio. Sono quattro anni che vengo accostato ad altre squadre, ma resto sempre qui. Pisa è la mia seconda casa”.