Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della trasferta di Ascoli di fronte ai giornalisti presenti. Di seguito le sue dichiarazioni.
E’ stata una settimana difficile per la gestione del gruppo tra infortunati, squalifiche e questioni arbitrali. Come è andata?
I primi giorni c’era un po’ di delusione per quello che era successo. Bisogna però superare queste cose anche perché erano indipendenti da noi. Ciò che c’era da dire è stato detto quindi è inutile tornare sulla questione arbitrale. Ci ha fatto male soprattutto perché è capitata negli ultimi minuti e d’ora in poi tutte le volte che un arbitro toccherà palla sarà interrotto il gioco. Essere stati da cavia per questo non è stato piacevole.
Chi avrà a disposizione domani?
La squadra si è allenata con grande determinazione questa settimana. Abbiamo fatto una bella partita e non abbiamo potuto metterla in risalto. Avevamo giocato bene anche se in inferiorità numerica. Al 100% abbiamo recuperato Gliozzi, non recuperiamo Torregrossa e De Vitis, mentre Touré verrà con la squadra ma più che altro per fargli riassaporare il gruppo. La settimana prossima gli auguriamo che possa allenarsi a pieno regime con la squadra.
Quali sono le tempistiche per Torregrossa e De Vitis?
Torregrossa ha avvertito un piccolo problema già dalla partita col Bari perciò è da valutare giorno per giorno, mentre De Vitis pensiamo di recuperarlo per le ultime due gare.
Cosa si aspetta da questa partita?
Dobbiamo giocare una partita di grande intensità e concentrazione perché è vero che mancano dei giocatori, ma chi non giocherà non sarà da meno. Servirà una partita attenta dal punto di vista tattico e di grande motivazione per portare a casa i tre punti. Sappiamo che dovremo giocare con grande veemenza, è ciò che ci porta ad ottenerr roisultati.
Ci saranno molte scelte obbligate
A parte Touré sono tutti pronti per giocare titolare compresi Esteves o Lisandru Tramoni. I giocatori che abbiamo a disposizione. Undici giocatori da far giocare li avremo. Potremo fare i cinque cambi e non ho timore delle assenze, fanno parte del calcio. Dalla squadra vorrei solo che giocasse una partita di grande veemenza. L’avversario lo conosciamo e voglio lo stesso spirito visto col Bari.
Osvaldo Jaconi ha parlato bene di lei a La Nazione. In questo finale di campionato serve tranquillità e le fa i complimenti per essere stato tanto tempo sulla panchina nerazzurra.
I consigli del Mister sono sempre da prendere. In questo momento di fine torneo bisogna mantenere un certo livello di tranquillità e gli errori pesano di più. Serve anche il desiderio forte di poter ottenere risultati importanti. Questo è quello che è alla base di ogni attività umana e sportiva. Per ciò che riguarda la mia lunga permanenza a Pisa, mi è capitato anche da calciatore nel Rimini e penso che sia una nota di merito perché chi resta molto in una squadra o è un grandissimo leccaculo oppure fondamentalmente è un bravissimo professionista e una brava persona.
Sarà una battaglia, il Pisa come ci arriva mentalmente? Ad Ascoli è stata bollata come “partita dell’anno”.
Dobbiamo giocare bene a calcio innanzitutto. Tra le prerogative per giocare bene a calcio oltre alla tecnica e alla tattica c’è sicuramente l’aspetto motivazionale e quello dev’essere elevatissimo. Non dobbiamo pensare a ciò che ci è capitato l’altro giorno, serve che la squadra giochi come sa, come dimostrato giocandosela in inferiorità numerica. Se ci saranno tanti tifosi anche avversari meglio, è sempre bello giocare con una grande cornice di pubblico.
Che squadra è l’Ascoli?
Molto fisica, soprattutto in attacco e tra i difensori centrali. Hanno un buon dinamismo e stanno facendo un buon campionato. Sappiamo che ci aspetta una partita non semplice che dovremo affrontare al massimo. Dovremo stare dentro la partita così da poterla vincere.
C’è una componente in più in questo finale di campionato con le varie penalizzazioni. Questo viene percepito anche dai giocatori?
Non abbiamo fatto bene ultimamente ma tutti stanno andando più piano. Ci sono tanti pareggi e si va a un ritmo non forsennato. Non parliamo mai delle penalizzazioni perché non ci riguardano. Se ne occupano persone che ne capiscono più di noi. Mi preoccupo solo di ciò che succede sul terreno di gioco.