Dalla sala stampa dello stadio Braglia di Modena il direttore generale del Pisa Giovanni Corrado, assieme al tecnico D’Angelo commentano la sconfitta di oggi pomeriggio.
Giovanni Corrado: “Da un punto di vista calcistico abbiamo fatto una partita migliore rispetto alle ultime uscite, ma purtroppo andiamo troppo spesso in svantaggio e commettiamo delle ingenuità. Questo è un campionato che, quando vai sotto, non perdona e rischi di compromettere la partita. Giocavamo contro una squadra che in casa sa fare punti e veniva da un momento delicato. Dovevamo essere bravi a non commettere errori, poi c’è mancata un po’ di precisione negli ultimi metri. Oggi rispetto alle altre partite abbiamo avuto più occasioni, ma abbiamo sbagliato troppo. Probabilmente è mancata un po’ di cattiveria, ma questo ci deve servire da lezione. Non dobbiamo commettere l’errore che le nostre qualità siano sufficienti per arrivare all’obiettivo. Serve voglia di vincere e voglia di superare l’avversario. Quando si pareggiano gli avversari dal punto di vista agonistico allora possiamo incidere anche dal punto di vista delle qualità. In determinati momenti i nostri ragazzi non sono ancora in grado di leggere le situazioni e alzare il livello dell’agonismo. In ottica stagionale ci servirà di lezione. Finora fuori casa nel girone di ritorno avevamo fatto sempre bene. Come è successo spesso in casa però andare sotto ti mette in difficoltà. Questa categoria, essendo estremamente equilibrata, ti rende difficile ribaltare le partite. Col Perugia l’abbiamo ribaltata, ma non può accadere sempre. Il livello di attenzione va alzato, specialmente in questo momento finale del campionato. Le partite non si riescono a ribaltare sempre, ribaltarle dev’essere un’eccezione, non una regola. Per togliersi le soddisfazioni è necessario che le partite inizino come vogliamo noi, ecco perché non dobbiamo complicarci la vita da soli. Avremmo anche potuto vincere se non ci fossimo messi in una condizione negativa”.
Luca D’Angelo: “Questa è una sconfitta che non ci sta per la mole di gioco che abbiamo fatto. Così come il Palermo aveva giocato contro di noi oggi è successo il contrario. Se è mancata la cattiveria? Non voglio neanche pensarlo, ho visto i ragazzi impegnarsi al massimo, ma non sono stati bravi nella rifinitura e al tiro. Beruatto era un po’ stanco, sapevo che a sinistra però serviva un giocatore esclusivamente di spinta, ecco perché ho preferito Gargiulo a Esteves. Siamo arrivati molte volte a ridosso dell’area di rigore e abbiamo sfiorato il gol con Calabresi e Touré nel primo tempo, in più abbiamo fatto tanti cross che non abbiamo capitalizzato, poi nel secondo tempo abbiamo avuto tante altre occasioni tra Masucci, Tramoni e Gliozzi. Ci è mancata concretezza nella conclusione, ma non nella convinzione. Prendere gol all’inizio è un problema, perché sapere sempre di dover recuperare non è semplice. Anche dal punto di vista psicologico la squadra ne può essere colpita ed è necessario invertire questa tendenza”.