Nuovo appuntamento della rassegna teatrale di “Binario Vivo” in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Nel Cinquecento un gruppo di giovani monache, le Clarisse di Udine, trasformò il convento in uno spazio di contestazione, sfidando i dogmi della società e rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti della cultura patriarcale. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, giovedì 24 novembre alle 21.15, le lancette del Teatro Rossini di Pontasserchio torneranno metaforicamente indietro nel tempo per raccontare questa storia di Resistenza femminile con lo spettacolo “La semplicità ingannata” di e con Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale e vincitrice del Premio Hystrio – Altre Muse 2019 (co-produzione Centrale Fies, Operastate Festival Veneto; progetto realizzato in collaborazione con Antitesi Teatro Circo). Lo spettacolo fa parte della rassegna itinerante “Teatro Necessario”, giunta al suo sesto appuntamento, a cura dell’associazione Binario Vivo che per anni ha animato il Teatro Nuovo di Pisa, chiuso ora per lavori nella piazza della Stazione. La satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne è liberamente ispirata alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse del Santa Chiara di Udine, le quali attuarono una forma di resistenza all’utilizzo delle vocazioni religiose a fini economici davvero unica nel suo genere. Infatti, in tempi di crisi economica e di inflazione delle doti, le figlie in sovrannumero erano destinate alla monacazione forzata. Queste donne trasformarono il convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca. L’Inquisizione cercò con forza di ristabilire un ferreo controllo, ma le monache riuscirono a resistere per anni facendosi beffe del potere maschile e creando una sorprendente micro-società tutta al femminile, in un tempo in cui le donne erano escluse da ogni aspetto politico ed economico della vita. Al termine dello spettacolo è previsto l’intervento della psicoterapeuta e psicologa Daniela Lucatti in rappresentanza di Casa della Donna Pisa e della direttrice artistica di Antitesi Teatro Circo, Martina Favilla.