Dopo giorni di (apparente) incertezza, ieri sono stati sciolti tutti i dubbi legati al futuro della società nerazzurra. Tutti confermati, dalla famiglia Corrado a Luca D’Angelo. Una buona notizia? Sì, senza dubbio la migliore. Per finire, ecco perché il biennio 2022-2023 rischia di essere quello di una nuova svolta positiva per i colori nerazzurri.

CORRADO – Perché la famiglia Corrado era in dubbio in queste settimane? Non certo per le parole di Giovanni Corrado, nel post gara di Pisa-Monza, figlie della delusione del momento per una bruciante sconfitta nella finale playoff. Dagli accordi tra Ricci, Corrado e Knaster del 2021, alla firma del contratto di acquisto del 75% delle quote, era stato stabilito in massima che i Corrado sarebbero rimasti almeno per 18 mesi. Poi sarebbe toccato a Knaster confermarli o meno. In questi giorni infatti si sono tenute moltissime riunioni, tra cene, videoconferenze dedicate allo stadio, ma anche per stabilire il futuro del Pisa e in tali occasioni il magnate russo-americano dal passaporto britannico ha deciso di confermare tutti in blocco. Una grande notizia, poiché il lavoro di questi anni parla per i Corrado e cambiare non avrebbe avuto il minimo senso, perché per molti versi si sarebbe dovuti ripartire quasi da zero con nuovi dirigenti e un inevitabile periodo di assestamento. Il binario della continuità è senza dubbio la strada migliore per portare a compimento tutti i progetti e anche per realizzare uno dei sogni di Giovanni Corrado per il Pisa: arrivare un giorno ad avere una società quasi automatizzata, che possa andare avanti da sola sulle proprie gambe a prescindere dalle persone e dalla stessa famiglia Corrado. Per farlo servirà concludere anche i progetti per lo stadio e il centro sportivo e arrivare in Serie A, per rimanerci.

D’ANGELO – Anche la situazione di Luca D’Angelo era appesa, per motivi diversi. Il tecnico in verità aveva sempre confermato la propria volontà di rimanere, ma nel caso in cui la proprietà avesse deciso diversamente per lui o per la famiglia Corrado, il suo futuro sarebbe potuto essere lontano da Pisa. D’Angelo ha incassato il quasi totale sostegno degli addetti ai lavori, di stampa e giornalisti. Non è qualcosa che si conquista per caso, ma con un lavoro importante, frutto non solo dei risultati, ma della coerenza e della cultura del lavoro. L’aver messo il “noi” davanti all’io, l’aver reso tutti i componenti dei gruppi che ha allenato centrali nell’economia dell’importanza nella squadra, l’aver sfiorato la Serie A in soli 4 anni, spesso costruendo o ricostruendo dalle fondamenta metodologie e piani di lavoro. Il campo è il regno di Luca D’Angelo, che piace proprio perché non veste in giacca e cravatta, ma restituisce sempre l’immagine di un tecnico appassionato che sa sporcarsi le mani, metterci la faccia e non perdersi mai in inutili chiacchiere. Non occorrerà mettere pressione al tecnico nerazzurro per la prossima stagione, perché le concorrenti saranno tante per la promozione e perché il risultato non sarà scontato per nessuno, a prescindere dagli investimenti. Se anche la piazza si dimostrerà in maturazione, capirà che il lavoro di dirigenti e staff sarà sempre improntato alla crescita: umana, societaria e tecnica. Il risultato è parte di un percorso importante e da D’Angelo, siamo sicuri, che oltre ai risultati, ci sarà sempre quell’impegno per far crescere un gruppo di ragazzi e di uomini, per il loro bene, il bene della squadra e della società stessa.

CHIELLINI – Chi ha parlato meno è stato Claudio Chiellini, vero uomo dietro le quinte di queste settimane, ancor più di Alexander Knaster. Quasi sparito dai radar, il direttore sportivo nerazzurro, da quanto emerge, dopo qualche giorno di vacanza, si è messo al lavoro per i primi colpi del calciomercato. Non sarà un lavoro facile il suo. Lo abbiamo già detto nei giorni scorsi su Sestaporta, il lavoro di costruzione della rosa, tra over, under, riscatti sarà mastodontico.

KNASTER – L’immagine più bella resta quella di un Alexander Knaster appassionato ed esultante sugli spalti, immortalato dalle telecamere durante Pisa-Monza. Nei prossimi giorni saranno delineate tutte le novità sul centro sportivo che partirà a luglio o agosto, sul restyling dell’Arena e su campagna abbonamenti e nuove divise, che saranno presentate nei prossimi giorni, ma dall’entourage di Knaster emergono anche altri dettagli interessanti. Negli ultimi 3 mesi, seppur in un grande silenzio dovuto anche alla guerra in Ucraina, con Knaster che ha dovuto risolvere alcune questioni legate ai fondi che amministra, scorporandoli dagli investimenti degli oligarchi russi, il magnate proprietario del Pisa Sporting Club ha voluto comunque correre su tutti i progetti in atto e nelle prossime settimane e mesi ne vedremo davvero delle belle. Il biennio 2022-2023 rischia di essere quello di una nuova svolta positiva per i colori nerazzurri.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018