Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della finalissima di andata playoff di domani. Ecco le sue dichiarazioni.
Quanto può incidere secondo lei la doppia vittoria in campionato?
Penso che purtroppo non inciderà e non penso che i nostri giocatori saranno esaltati da quel doppio successo. Sono altre partite e dovremo giocarle con la stessa mentalità, voglia e determinazione, nonché intensità. Si riparte da zero. Si affrontano due delle migliori squadre del campionato. Dovremo pensare alla partita nel suo complesso. Tutti devono riuscire a giocare una partita più che ottima, sia chi inizierà la partita, sia chi subentrerà dalla panchina.
Parliamo dell’aspetto atletico. Come ha recuperato la squadra? Mancherà solo Caracciolo o ci saranno altre possibili defezioni? Come è passata la settimana per la squadra?
Sono tutti a disposizione a parte Antonio Caracciolo. Siamo fiduciosi. Hanno tutti i 90 minuti nelle gambe. L’importante è avere tanti giocatori che possano subentrare. Chi c’è si farà trovare pronto. La settimana è passata tranquillamente. Non abbiamo parlato del Monza se non dal punto di vista calcistico.
Cosa rappresenta la gara per lei? Si sente tranquillo?
Anche io mi sento abbastanza tranquillo, giochiamo queste due partite, ma ci arrivo con la giusta calma. Non penso sia la partita più importante della carriera. Lo è stata lo spareggio che ho disputato col Rimini in C2 per la salvezza. Mi sarei rovinato il nome in una città a cui sono legatissimo. Questa partita a livello mediatico è la gara più importante, ma è un altro passo in avanti che stiamo facendo per la costruzione del Pisa.
Dopo 10 mesi di campionato le squadre si conoscono bene. Si aspetta il solito Monza o in questa finale possono esserci sorprese dal punto di vista tattico.
Di solito giocano col 3-5-2, non credo che cambieranno modo di giocare
Gli 8 diffidati possono rappresentare un problema?
I diffidati giocheranno a prescindere dalla diffida. Io ero uno dei più grossi rissaioli a fine partita. Il giocatore, quando fa quegli errori se ne rende conto da solo. Sono tante le cose che potremmo migliorare, ma non si può controllare tutto.
Perché crederci?
Si può vincere perché siamo forti quanto il Monza, perché l’abbiamo dimostrato sapendo interpretare bene queste partite.
Arrivano a questa finale due squadre che sono arrivate al terzo e quarto posto con gli stessi punti. Pensa che l’aspetto fisico e atletico sia più importante?
Le componenti sono tutte importanti, quello fisico di sicuro lo è perché bisogna correre per 90 minuti e bisogna farlo bene, ma tutti i vari aspetti sono correlati tra loro.
Come la vive dal punto di vista psicologico? Si sente di dare qualche consiglio sull’ansia?
Quando si gioca per vincere è sempre un’ansia positiva. Ho letto una cosa che ha detto Ancelotti: “il momento peggiore sono le 3-4 ore prima della partita”. Se lo dice lui allora va bene così. Bisogna affrontarla con bellezza.
E cosa succede in quelle 3-4 ore?
Vengono in mente tanti pensieri negativi, ma poi si scarica la tensione. Se succede a un ‘mostro di classe’ come Ancelotti questo deve rinfrancare anche noi umani.
Crede sia la finale più giusta? Teme il fatto che nel secondo tempo segnino molto spesso?
Sì, credo sia la finale più giusta. Lo ha detto la classifica del campionato. Il Monza è una squadra molto forte, ma non temo qualcosa in particolare. E’ una squadra brillante.
Schumacher andava in bagno, quando correva in Formula 1, 15 minuti prima di ogni Gran Premio. Da questo punto di vista la tensione vi gioca mai brutti scherzi?
Dentro lo spogliatoio si entra già nel clima prima della partita, è peggio in albergo. Lì è più “pericoloso” gestirla.
Il regolamento prevede eventualmente anche supplementari e rigori. Lo ritiene giusto?
Sì, perché è stato deciso prima. Sarebbe troppo facile adesso dire il contrario. La regola era nota da tempo.