Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, nell’antivigilia della sfida tra Lecce e Pisa, il tecnico Luca D’Angelo anticipa i temi della gara, senza dubbio il match di cartello di questo finale di campionato.

Quanto inciderà l’aspetto ambientale per Lecce, col record di pubblico previsto? 

Indubbiamente sarà un vantaggio per il Lecce avere tanti tifosi alle spalle, ma come mi capita spesso di dire è più bello giocare con tante persone allo stadio. Sarà una spinta in più per loro, ma dev’essere anche una cosa molto positiva anche per noi.

Come si prepara una partita del genere, sia dal punto di vista psicologico, sia da quello tattico? Come sta Nicolas?

La partita è stata preparata sotto tanti punti di vista. Dobbiamo giocare di collettivo se vogliamo provare a vincere e dobbiamo essere squadra come lo siamo stati in questo campionato. Touré è squalificato, mentre per Nicolas faremo una valutazione negli ultimi due allenamenti. Vedremo come starà oggi pomeriggio e domani.

Lecce e Pisa hanno le due migliori difese del campionato. Si deciderà anche sul modo di difendere delle due squadre?

I giornali si vendono di più parlando degli attaccanti, ma la squadra deve giocare a livello collettivo. Il Lecce è una squadra più tecnica della nostra, mentre noi siamo più dinamici. All’andata abbiamo vinto, ma mi fecero una grandissima impressione. Noi abbiamo la possibilità di vincere questa partita se facciamo determinate cose come sappiamo farle. Le difficoltà saranno notevoli.

Come si prepara la gara dal punto di vista mentale? La squadra si sta divertendo di più ed è più tranquilla come sperava?

Non si trattava di divertirsi o meno, ma di viverla con più tranquillità. Dopo la vittoria col Como la squadra si è allenata molto bene da tutti i punti di vista. Vivendo la città ci rendiamo conto di quale sia la spinta da parte dei nostri tifosi per far nostra la partita lunedì. E’ ancora presto, mancano due giorni, l’adrenalina massima salirà nel momento in cui si scenderà in campo. Poi starà all’esperienza e alle abilità dei singoli. La settimana dopo Perugia la settimana era molto più calma. Domani cercheremo di fare la nostra partita, ma non perché non dobbiamo pensare che, se abbiamo raggiunto i playoff, vada bene così. Non bisogna accontentarsi, in pochi pensavano che potessimo arrivare qui, dobbiamo fare di tutto per la Serie A diretta. Se non dovessimo riuscirci ci proveremo attraverso i playoff.

Lei è il terzo allenatore di sempre come numero di presenze in nerazzurro. Come vivrà questo finale di campionato?

Punto al primo posto come presenze (ride), ma Ging è inarrivabile. Sicuramente è una bella emozione, non so se mi credono, ma in ogni partita sono emozionato. Non ce n’è una in cui mi emoziono di più o di meno. Smetterò di fare questo mestiere quando mi renderò conto che non avrò più niente da dare.

Il Pisa a Lecce l’anno scorso fece una grande vittoria. Lei sorprese il tecnico con mosse inedite. Ha in mente qualche sorpresa anche quest’anno? Si aspetta mosse a sorpresa da Baroni?

Manterremo il nostro spirito e giocheremo lunedì con il 4-3-1-2.

A centrocampo ha il dubbio, con la squalifica di Touré, se schierare Mastinu o Siega?

C’è anche l’opzione De Vitis a centrocampo, ma sì c’è anche il dubbio Mastinu-Siega con Nagy e Marin.

Quali potrebbero essere i duelli chiave da vincere?

Il calcio è uno sport collettivo, ma anche una sfida tra singoli. Dovremo essere bravi a limitare quelle che sono le notevoli caratteristiche offensive degli avversari.

Sarà importante anche l’apporto di chi entrerà dalla panchina.

Nelle ultime partite chi entra sta facendo molto bene e sono convinto che lunedì, sia quelli che entreranno dall’inizio, avranno la mentalità che serve per far bene.

Se l’aspettava un Livieri così?

Sì, perché si è sempre allenato bene. Il secondo portiere è un ruolo oltre che difficile, anche delicato. Bisogna essere forti per fare il secondo portiere di una squadra così in alto in classifica. Ha avuto solo la sventura di trovarsi davanti un compagno come Nicolas, ma entrambi sono di grande affidamento. Non si fa questo tipo di campionato se non si ha una rosa forte. E’ più importante il cavallo del fantino.

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018