Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo, assieme ai calciatori Marin e Nagy commentano la sfida tra Pisa e Brescia terminata in parità. Ecco le loro dichiarazioni.
D’Angelo: “Non abbiamo giocato una grande partita, ma abbiamo pagato molto le scorie della gara di Benevento. Eravamo molto imprecisi e non tanto pronti dell’impatto sui contrasti, cosa che di solito contraddistingue la nostra squadra, questo nella parte di metà e fine di primo tempo. Abbiamo avuto una palla gol nel secondo tempo importante con Puscas e abbiamo guadagnato metri importanti. Purtroppo l’espulsione di Lucca ci ha rimesso in fase difensiva. Non dovrebbe avere niente di grave Caracciolo, ha finito la partita senza problemi. Oggi siamo stati bravi a difenderci, ma nel secondo tempo siamo cresciuti tanto e penso che le difficoltà della prima frazione siano dovute alla validità del Brescia. Stiamo giocando un campionato importante contro squadre molto più accreditate di noi, il Brescia. Noi siamo una delle squadre che, a livello di schieramento, giocano più corti in tutto il campionato. Oggi invece nel primo tempo eravamo molto distanti rispetto a quanto abbiamo fatto di solito e ciò non è dovuto ai ragazzi che si sono dimenticati come si fa, ma è stata una sorta di paura inconscia di ripetere ciò che è successo a Benevento. Infatti nella ripresa la squadra ha riacquisito solidità difensiva spinta anche dal pubblico. Dal campo ho visto poco, ma rivedendola l’espulsione di Lucca mi è parsa giusta. Se dobbiamo sperare nei risultati degli altri? La cosa migliore che possiamo fare è giocare bene le nostre partite. Eravamo tutti lì ieri che speravamo segnasse l’Alessandria ieri, ma noi dobbiamo pensare solo a fare il nostro”.
Nagy: “Il Brescia ha fatto molto bene, ha pressato molto alto, ma purtroppo oggi abbiamo fatto fatica a trovare gli spazi e tenere palla, anche per merito degli avversari. Ovviamente anche noi dobbiamo migliorare in questo, perché se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo migliorare anche se troviamo un avversario che ti viene a pressare alto. Prima della gara di stasera ci eravamo detti che dovevamo prendere i tre punti, ma alla fine questo punto conta moltissimo. Siamo tutte vicine, Cremonese, Monza e Lecce sono davanti a noi, ma dobbiamo ancora affrontare questi ultimi. Affrontiamo queste cinque gare con lo spirito di giocarci un minitorneo che possa farci raggiungere la Serie A. C’è un po’ di pressione, ma dobbiamo tenerne di conto per creare un fuoco dentro di no’ e ulteriori motivazioni. Abbiamo preso un punto e andiamo avanti con la testa bassa per lavorare. Sapere cosa hanno fatto prima gli avversari sicuramente conta in qualche modo, c’è un po’ di pressione in più che ti condiziona, è un limite del calcio moderno. Dobbiamo abituarci, più su si sale, più il calcio vero è così. Ci sono ancora calciatori giovani che non hanno ancora questa esperienza, ma per come vedo io c’è grande supporto da parte di chi ha un po’ di esperienza in più verso chi ne ha meno”.
Marin: “Venivamo da una sconfitta brutta a Benevento. Nel primo tempo eravamo un po’ timorati, ma poi abbiamo fatto la nostra partita. Abbiamo incontrato una fortissima squadra che ha palleggiato meglio di noi all’inizio, ma poi siamo usciti fuori alla grande. C’è mancata un po’ di freddezza negli ultimi 20-30 metri. Ci dispiace per l’espulsione di Lucca, avevamo avuto un’occasione, ma Lucca è un ragazzo che può crescere ed è in gamba, ha tanto da imparare e gli servirà di lezione. Secondo me oggi era una partita molto difficile, alla fine oggi è stata però secondo me un risultato positivo, forse il più difficile e combattuto degli ultimi anni. Ce la giocheremo a tutta fino alla fine. Fisicamente stiamo bene, non è un aspetto che ci manca”.