Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della difficile trasferta di domani a Benevento. Ecco le sue dichiarazioni:
Si riprende dopo la sosta con 7 partite decisive. Con quale mentalità si affronta la sfida di Benevento? I giocatori si rendono conto di giocarsi parte della loro carriera?
Sappiamo che sono tutte partite estremamente importante, già a cominciare da domani. Siamo consapevoli sia noi dello staff che i giocatori che sarebbe qualcosa di magnifico riuscire a vincere il campionato. Sappiamo che non è facile e ci sono tante squadre che vogliono farlo.
Si torna in campo dopo 15 giorni. Come ha trovato la squadra in questa settimana e come stanno i cinque nazionali che non ha avuto fino a giovedì?
Hermannsson tornerà a disposizione con il Brescia, mentre gli altri sono tutti a disposizione compresi quelli che sono tornati dalle nazionali.
Cosa teme dell’avversario di domani?
Il Benevento è una delle migliori squadre e sta facendo il campionato che ci si aspettava avrebbe fatto finora. Non temiamo niente, ma siamo pronti a sfidarlo per giocarci le nostre possibilità.
Da domani a domenica prossima, 10 aprile, buona fetta del campionato si deciderà. Trovare una quadra le altre potrebbero arrivare di conseguenza.
Credo bisogna pensare a una partita per volta, è inutile guardare le partite che si susseguono. Le gare vanno giocate al meglio e il valore dell’avversario è alto. Lo spirito è quello di andare a giocarsela al meglio. Per vincere domani dovremo giocare come sappiamo.
Visti i rientri dalle nazionali, potrebbe essere schierato il tridente Benali-Torregrossa-Sibilli?
In realtà a parte Lucca possono giocare tutti. Puscas è tornato giovedì, è tornato bene e può giocare titolare, abbiamo anche Cohen, Masucci e Marsura. Sono tutti a disposizione. Giocheremo come ci capita sempre con tanti attaccanti.
Tutte le notizie sono state buone perché hanno giocato i nazionali più nei primi dei due impegni.
Sono tornati tutti senza problemi fisici e questa è la notizia più importante, noi siamo pronti a giocarci questa partita. Abbiamo voglia di giocarla sapendo che ci saranno difficoltà perché il Benevento è una squadra fortissima, ma anche noi siamo in un grande momento di forma.
Dove si vince questa partita e come si vince?
Dobbiamo cercare di giocare bene e giocar bene significa star bene per essere in mezzo al campo, attaccando per pressare alto in avanti e giocare una partita per come ci è congeniale, con intensità e attacco dell’area. Il calcio è questo e ho sempre pensato che il più forte vince. Mi piace una squadra che attacchi in avanti anche con i terzini, difendendo quando c’è da difendere.
Il Benevento è una squadra molto tecnica con giocatori che hanno fatto la Serie A. Sembra più carente sulla corsa e intensità, mentre il Pisa è una squadra tecnica che sa abbinare entrambi gli aspetti. Come è importante affrontare l’avversario?
La determinazione è l’aspetto più importante e ogni squadra ha le sue caratteristiche. Siamo una squadra che ha per maggioranza giocatori intensi specialmente in difesa e a centrocampo, mentre la tecnica più in attacco. Dobbiamo correre nella maniera corretta e portare la palla davanti dove abbiamo giocatori molto tecnici tra i migliori del campionato. Il Benevento ha tante caratteristiche e una rosa molto ampia, è una squadra che potrà ovviamente creare problematiche domani.
Da Benevento viene vista come una gara da dentro e fuori. Inoltre due protagonisti, Forte e Torregrossa, arrivano dal mercato di gennaio.
Anche noi ci giochiamo tanto, penso che da quel punto di vista le motivazioni ci siano da entrambi le parti. Il nostro mercato è stato importantissimo così come lo è stato per il Benevento.
Torregrossa le ha dato merito dicendo che se fa tanti gol è per merito suo. Come è nata l’intuizione sulla sua posizione in campo?
Avendomi fatto questo complimento non lo posso smentire, anche perché capita raramente. Più che ringraziare me deve ringraziare i genitori che lo hanno dotato di grandi capacità calcistiche e umane. Abbiamo pensato a questo perché abbiamo giocatori che spesso negli ultimi 16 metri vanno al cross e l’area va riempita. Possono sembrare facili i gol che fa, ma se la palla va dove sta lui un motivo c’è.
Il Pisa è primo nella classifica avulsa tra le prime del campionato, ma è ultimo tra le prime sei confrontate con le ultime in graduatoria. Perché?
Non so rispondere a questa domanda
Uno dei più impiegati del girone d’andata è Marsura?
Non c’è niente di particolare, non è detto che non gli venga data una chance in queste gare. A parte due gare in cui era infortunato, il resto è stato esclusivamente per scelta tecnica.