Non ci sarà ancora la capienza al 100%, per la quale bisognerà aspettare fine marzo o i primi di aprile. Contro la Cremonese all’Arena però il calendario non offre più scuse con un orario e un giorno ideale per riempire l’Arena Garibaldi, per una partita che si giocherà di domenica alle 15.30. Con il ritorno della Curva Nord che è tornata a far sentire la sua voce, adesso tocca anche al resto della piazza farsi sentire. L’obiettivo dev’essere quello della bolgia, perché adesso si fa sul serio e perché, dopo 30 anni di nulla, questa squadra merita il più grande supporto possibile.
PREVENDITA E MEDIA PUBBLICO – L’avvio della prevendita per la sfida sarà, presumibilmente, tra martedì e mercoledì, come sempre è stato nel corso della stagione. L’andamento del campionato è stato fortemente penalizzato dalle restrizioni. Prima il 50%, poi il 75%, poi ancora il 50% e infine un nuovo ritorno al 75%. Molti hanno sofferto le restrizioni, il prezzo dei biglietti, la paura dei contagi ha inevitabilmente condizionato le presenze negli stadi e anche gli orari non hanno aiutato a riempire gli impianti in Serie B. La media di presenze di tutto il torneo per partita è tragica, con 3765 spettatori. Pisa, nonostante alcune gare in cui obiettivamente si è fatto davvero molto poco per riempire la struttura, di cui si ricordano i punti più bassi rappresentati dai 3047 spettatori col Frosinone, 2933 contro la Spal e 3057 col Vicenza, per dirne alcuni, ha comunque la quinta media di spettatori del torneo (4627), alle spalle di Lecce (8037), Frosinone (5334) Parma (5291) e Reggina (5261). Con l’arrivo della bella stagione adesso è arrivato il momento di riempire la struttura. Se è molto difficile che il Pisa riesca a far meglio del Lecce, i nerazzurri possono benissimo portare in media molti più spettatori di squadre come Parma, Reggina o Frosinone, due delle quali vivono un momento non positivo in campionato.
PRESENTE, PASSATO E FUTURO – Per i tifosi è arrivato il momento di sostenere ciecamente questa squadra che in questo campionato ha fatto e sta facendo cose incredibili, per un campionato già finora più importante di quello che disputò il Pisa di Ventura del 2007/2008, con meno soldi, meno speranze e una lucida incoscienza. Troppe sono le differenze tra quella squadra e il Pisa attuale. A cominciare dalla proprietà che ha grandi idee, grandi potenzialità e ha già compiuto grandi investimenti. Per non parlare del gruppo perché se il Pisa di Ventura si reggeva con una ossatura molto esigua numericamente, con il giochino che si ruppe ai primi infortuni seri del campionato, questo Pisa si regge su una rosa solida di uomini che possono garantire di arrivare a giocarsi tutti gli obiettivi fino alla fine. Basterebbe questo per dare più entusiasmo possibile alla piazza, ma invece inspiegabilmente spesso è capitato che sia venuta meno una certa compattezza e sostegno intorno alla squadra. Tra bubbolii inspiegabili e feroci critiche, soprattutto social, rivolte ingiustamente al tecnico D’Angelo e ad alcuni singoli, anche giovani, che invece dovrebbero essere aiutati a esprimersi al meglio, rincuorati e spronati. Adesso è troppo importante riuscire a centrare la comunione di intenti tra tifosi, squadra e società. E’ un momento in cui si può decidere il futuro con 10 finali che potrebbero dare un esito imprevedibile vista la lotta intestina tra le prime posizioni del campionato. Ecco perché è arrivato il momento di riempire l’Arena, per quanto possibile, e urlare fino a consumare l’ultimo decibel di voce. I nerazzurri sono a un passo dalla vetta e mancano 10 partite. Non c’è altro di cui parlare, c’è solo da tifare. Riempiamo l’Arena.