Dalla sala stampa Passaponti dell’Arena Garibaldi il tecnico Luca D’Angelo anticipa i temi della sfida di domani al Pordenone. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore del Pisa.

Quanto pesano le convocazioni in nazionali, considerando il numero dei convocati che sta producendo il Pisa? I viaggi, i rientri, quanto incidono sull’economia del gruppo?

Dal punto di vista egoistico nostro è ovvio che sarebbe meglio avere sempre tutti a disposizione, ma andare in nazionale è un motivo di soddisfazione e dà lustro alle scelte fatte dai nostri dirigenti. Più ne vanno in nazionale, più forti sono i giocatori che abbiamo. La settimana scorsa si sono allenati solo alla rifinitura ed erano molto stanchi, quindi le scelte sono state fatte in questa ottica. Chi ha giocato però non ha meritato di perdere, ma a volte i risultati condizionano alcune valutazioni.

Quanto è difficile giocare contro una squadra che ha appena cambiato allenatore e cosa si aspetta dal Pordenone di Tedino?

Ritengo il Pordenone una buona squadra che non fa risultati, ha cambiato allenatore e questa è una ulteriore difficoltà per noi. Sappiamo che dobbiamo giocare una partita di grande intelligenza tattica.

Come stanno i calciatori? 

I giocatori sono tutti a disposizione, tranne Berra. Anche Quaini è tornato ad allenarsi. Siega è tornato in gruppo, ma prima di Dicembre difficilmente sarà in forma. Anche Robert è tornato dal permesso. Sta bene il capitano, aveva avuto un piccolo problema dopo la Reggina, poi si è allenato bene, ma è rientrato e domani è a disposizione sia dal primo minuto che in gara.

Parliamo di Lorenzo Lucca, se ne parla molto. Ci racconti la sua gestione del ragazzo

Per me sarebbe più facile farlo giocare sempre. Quando faccio le scelte le situazioni a cui sto attento sono la condizione fisica, a meno che non sia Maradona o Ronaldo (Il fenomeno) è difficile giocare in imperfette condizioni. Aveva giocato due partite in quattro giorni Lucca e si era allenato solo una volta, sarebbe stato sbagliato farlo giocare. Un’altra cosa alla quale sto attento è il punto di vista tattico. Lui è al centro dell’attenzione, ma la vive con normalità.

In caso di vittoria il Pisa potrebbe tentare una minifuga

Se dico che il Pordenone è una buona squadra non lo dico perché devo proteggere un eventuale risultato negativo, è ovvio che partiamo favoriti, prima di tutto perché giochiamo in casa e per i tifosi che riempiranno lo stadio, ma non dobbiamo pensare che sia una partita facile. Conosco il valore di giocatori del Pordenone e molti di loro hanno disputato i playoff per la Serie A. Hanno dei problemi, ma sta a noi metterli in evidenza.

I rinnovi settimanali di Marin e Sibilli sono stati molto importanti. Contento di questo?

Più contenti saranno loro che guadagneranno di più (fa una battuta). Se lo meritano, se penso che Marin quando è arrivato da noi, non era neanche tra i più reclamizzati, ma si è risparmiato un grande spazio e ora fa parte di una rosa nazionale importante come la Romania. Non sarà mai il nuovo Hagi, ma è un giocatore che ha avuto una crescita straordinaria. Sibilli lo abbiamo preso dall’Albinoleffe e ha avuto una crescita importantissima.

Come è stata la settimana dopo la prima sconfitta e c’è il rischio di prendere sotto gamba questo impegno da parte del gruppo? Come ha lavorato? 

Questa settimana ovviamente c’è stato meno entusiasmo rispetto alle settimane precedenti, ma la squadra si è allenata bene. Ci sarà da fare una grande partita senza il pericolo di sottovalutare qualcuno. Le quotazioni di due mesi fa ci davano col Pordenone alla pari.

Hermannsson può tornare al centro o giocarsi il posto con Birindelli? Caracciolo è in diffida, pensa di farlo riposare? E Cohen? come procede il suo inserimento?

Può giocare già centrale da domani o agire come terzino Hermannsson, a Caracciolo non pensavo alla diffida sinceramente. Non faccio questo tipo di valutazione. Cohen viene da un campionato completamente diverso dal nostro, lo vedo sempre più in crescita, prossimamente può avere più spazio. Ha capito qual è il tipo di gioco che si gioca in Italia ed è sempre più addentro alla nostra squadra. Era meno abituato al punto di vista tattico, si gioca un calcio più aperto, ha capito subito che poteva migliorare questo aspetto.

Tedino come pensa che giocherà?

Ci siamo allenati per affrontare entrambi i moduli, sia il 4-3-3 che il 4-3-1-2.

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018