Se è un sogno, non svegliateci. Un inizio di campionato così trascinante era del tutto inaspettato, nonostante il calciomercato nerazzurro avesse fatto capire che il Pisa facesse sul serio, tra investimenti e idee.
LUCCA, COHEN E IL RESTO DEL GRUPPO – Il terzo e il quarto gol del Pisa hanno la firma di Lorenzo Lucca e Yonatan Cohen, gli uomini copertina del calciomercato nerazzurro. Sono state proprio le loro due reti a proiettare le menti di tifosi verso vette impensabili. In particolare l’attaccante, con l’attenzione dei media, la convocazione in nazionale e paginate di giornale dedicate a lui, ha dimostrato di non sentire affatto la pressione con un gol (e che gol!) e un assist d’antologia, portando a spasso un difensore avversario che, disperato, cercava invano di fermarlo. Yonatan Cohen ha inoltre dimostrato di poter dire ampiamente la sua nel calcio italiano, con uno dei colpi più noti del suo repertorio, il sinistro di prima intenzione. Molte delle sue reti con la maglia del Maccabi Tel Aviv infatti arrivano su tiri di prima intenzione da parte dell’israeliano, già entrato nel cuore dei tifosi. Lucca e Cohen, due calciatori perfettamente integratisi in un gruppo che, ancora una volta, ha superato sé stesso.
LE PREMESSE – Le premesse per una grande stagione, insomma, ci sono tutte. Partire così bene era insperato, ma soprattutto non capitava da tanto, troppo tempo. Tre vittorie di fila mancavano addirittura dagli anni ’90 in apertura di torneo. Per D’Angelo addirittura sono una novità, in quanto da quando è in panchina non aveva mai vinto le prime tre partite d’esordio di una stagione. Se il Pisa manterrà queste premesse, il divertimento per i tifosi è assicurato. Ma dove può arrivare questa squadra e, soprattutto, possiamo continuare a sognare?
UN SOGNO CONCRETO – Se le premesse ci sono tutte, il potenziale ancora non è stato raggiunto. Ci sono tanti giocatori che non hanno ancora mostrato tutto il loro repertorio. Da Nagy, appena arrivato, fino anche allo stesso Cohen, che sta inserendosi piano piano, al di là del gol, ma anche Hermannsson che finora è stato sacrificato egregiamente come terzino. Un sogno più che concreto e chissà cosa potrebbe diventare questa squadra una volta che il proprio potenziale sarà stato raggiunto. A Terni la squadra è stata spaventosamente concreta, riuscendo a trasformarsi anche dopo un momento di difficoltà, senza andare nel panico dopo il calcio di rigore trasformato da Donnarumma. Il Pisa aveva un credito col destino, poiché a Terni non segnava e non vinceva dal 1965. Ieri tutte le reti non segnate delle ultime partite disputate in Umbria, sono state restituite con gli interessi.
PIEDI PER TERRA – Occorre, ora più che mai, tenere i piedi per terra. Il tifoso però è legittimato a segnare e il giornalista non può non sottolineare la brillantezza di una squadra che gioca e diverte, ma soprattutto continua a rendersi pericolosa nonostante un vantaggio di tre reti. A dover cercare di abbassare i toni, per forza di cose molto positivi, sono costretti Chiellini e D’Angelo. Il primo lo ha reso manifesto mercoledì scorso in conferenza stampa: “Siamo partiti bene e meglio di così non si poteva partire, ma ci vuole calma e pazienza. Ho letto troppi articoli pieni di entusiasmo, di Serie A, in questo momento tutte puttanate”. Il secondo nel pregara di Terni: “Non dobbiamo pensare di essere fenomeni”. Praticamente il problema opposto rispetto allo scorso campionato, quando spesso la squadra giocava male e a volte la società doveva difendersi dalle critiche. Più il Pisa farà bene, più sarà difficile tenere a bada ambiente e addetti ai lavori, come logico che sia. Fossero questo i problemi, roba da metterci subito la firma.