L’ex giocatore delle giovanili nerazzurre Joseph Dayo Oshadogan, già nazionale under 21 e finalista in Champions League col Monaco nel 2004, fa riferimento, all’interno di un articolo di Goal.com, di un episodio di razzismo capitatogli all’Arena Garibaldi nel 2007, mentre si recava col figlio e amici a vedere, da tifoso, la partita Pisa-Spezia.
Oshadogan, si legge in questo passaggio di Goal, si è sempre battuto fin dall’adolescenza contro il razzismo.
“L’italiano medio – denuncia – non si riconosce in una persona di colore, per loro siamo stranieri, anche se magari parliamo l’italiano meglio di loro. Questo è il problema. A 20 anni, dopo l’esperienza in Nazionale tornai a Foggia e trovai la scritta ‘negro’ sopra la lavagna, nello spogliatoio . Fu davvero spiacevole”.
“Nel 2007 sono andato a vedere Pisa-Spezia , una partita a rischio di ordine pubblico e quindi riservata solo ai residenti. Ho acquistato il biglietto in prevendita, esibendo un documento. Vado allo stadio con mio figlio e gli amici. Ai cancelli fanno entrare tutti, ma non il sottoscritto. I carabinieri mi chiedono: ‘Ma lo sa che possono entrare solo i residenti?’. Ho impiegato un po’ di tempo per far capire che sono italiano e pisano doc . Ma loro si erano fatti ingannare dal colore della mia pelle. In questo modo, purtroppo, diamo l’immagine di un Paese che non siamo, soprattutto all’estero”.
FONTE: GOAL.COM