In una intervista rilasciata per Pisa Tv, Susso Bamba racconta la sua storia, dalle sue origini in Gambia al suo arrivo in Italia, passando per la Romulea, fino all’esordio nella prima squadra del Pisa.
La storia di Susso Bamba è ormai cosa nota, il ragazzo scappa e a 13 anni dal Gambia e sbarca in Italia. A Roma viene affidato a una famiglia, poi gioca nella Romulea e adesso è nella Primavera del Pisa. Arrivato in Italia nel maggio 2017, inizialmente viene accolto, da minorenne, in un centro accoglienza, dal quale scappa ancora un anno dopo, tra mille difficoltà. È a Roma che la sua vita prende una svolta: “In Calabria sono stato in una casa famiglia, ho provato a costruire il mio futuro, ma non riuscivo a fare niente, volevo imparare la lingua e conoscere gente, così ho scelto di andare a Roma e sono stato accolto in un’altra casa famiglia, lì mi hanno aiutato, fatto fare il provino alla Romulea e ho incontrato il mio tutore che è diventato il mio genitore. Ho potuto giocare solo dopo un anno per i documenti, ma grazie a Claudio, mio padre, sono riuscito a esordire alla Romulea, segnando dopo un minuto dal mio ingresso in campo, una emozione incredibile. Sono stato aiutato tantissimo, ho frequentato la scuola e la squadra e ho migliorato molto il mio italiano. Mi piace molto studiare chimica, In Gambia, giocavo nella squadra della mia città, ero capitano della nostra piccola squadra e facevo molto bene”.
A Pisa l’esordio con la maglia nerazzurra, dopo un periodo con la Primavera: “Dopo la Romulea, ho fatto successivamente il provino al Pisa e mi hanno preso, sono tutte brave persone qui e mi danno tanti consigli. Sto bene e sono tranquillo, mi hanno accolto benissimo come un fratello. Ringrazio il mister e il direttore per la possibilità che mi hanno dato, i tifosi mi hanno accolto alla grande, mi sento a casa. È stata una grandissima emozione per me esordire con la maglia nerazzurra, una grande esperienza. Sono emozionato, contento e felice di indossare questa maglia”.