Ottavo risultato utile di fila, quarto clean sheet in campionato, 23 punti in classifica, uno in meno dei 24 con cui il Pisa concluse il girone d’andata dello scorso campionato, mentre oggi mancano due gare al giro di boa. Ecco perché la vittoria col Brescia rappresenta l’ennesimo salto di qualità del gruppo nerazzurro.
‘LISINHO’ E’ TORNATO – Decisivo, infermabile, incontenibile. La firma della vittoria del Pisa è di Francesco Lisi, in una delle sue migliori partite della stagione. Quanti palloni sono passati davanti a Joronen, spesso mancati per pochi centimetri dagli attaccanti nerazzurri. L’esterno nerazzurro è tornato ad essere quel giocatore a tutto campo che mancava. Schierato a destra ha potuto dare il meglio di sé. D’Angelo è riuscito a reinventarlo ancora una volta.
LA COPPIA DI CENTRALI – Nonostante le difficoltà di una difesa in emergenza, vista l’assenza di Caracciolo che, fino ad oggi, non aveva ancora saltato una partita in questo campionato. Nonostante Varnier non fosse ancora al 100% per essere schierato titolare, la responsabilità della difesa è caduta su Meroni e Benedetti che hanno saputo interpretare al meglio la sfida di ieri al Brescia. Anche grazie a loro il Pisa ha chiuso senza subire reti, per la quarta volta quest’anno in campionato.
LA CARICA DI PERILLI – Ci ha messo pochi minuti a diventare virale la sua intervista a Dazn con la battuta dei pettorali mentre pensava di essere fuori onda. Sorriso, toni scanzonati, ma anche l’eleganza di sapere essere serio e uomo squadra. Alla domanda su Gori, ha risposto che non è importante il posto da titolare, ma il Pisa. Tanto di cappello per un ragazzo che a inizio campionato è stato fin troppo criticato, quando tutta la squadra non girava, ma si è trasformato nell’uomo simbolo di questa stagione. Siamo tutti, in fondo, un po’ Perilli.
UN PO’ DI PRETATTICA – Aveva detto che sia Gori che Perilli erano arruolabili, salvo poi non convocare il primo portiere nerazzurro. Un po’ di abile pretattica per confondere le idee agli avversari, come la mossa di invertire i terzini. D’Angelo il volpone ancora una volta ha dominato anche dal punto di vista tattico, imbrigliando gli avversari. Dopo aver preso le misure al Brescia, una volta che i suoi ragazzi hanno smesso di subire le incursioni dei primi minuti degli avversari, il Pisa è sbocciato e l’1-0 di ieri gli è stato anche stretto. La pretattica resta, sulla stagione come sul mercato. Ha detto che il Pisa non tornerà sul mercato e che i nerazzurri cercano la salvezza, ma i tifosi hanno voglia di sognare e con questa classifica e un mercato ancora aperto, non vogliono essere svegliati.