Lo sport italiano è in lutto. È morto nella notte il maestro Antonio Di Ciolo, classe 1934, uno dei maestri della scherma moderna, capostipite della scherma pisana. Ha formato generazioni di atleti che hanno regalato gioie, emozioni e medaglie olimpiche e iridate. Salvatore Sanzo, Simone Vanni e Alessandro Puccini, per ricordarne alcune.
LA CARRIERA – Di Ciolo inizia la pratica della scherma nel 1948 seguendo le orme dello zio materno Rinaldo Giusti, noto fiorettista dell’epoca. Lo zio (prima Atleta e poi Arbitro internazionale) lo parta in Vespa a Lucca dove insegna Oreste Puliti. Si diploma Maestro di scherma presso l’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli nel 1959, (dopo essere stato respinto la prima volta). L’anno seguente si diploma anche presso l’ISEF di Roma e torna a Pisa per iniziare l’attività di Professore nelle Scuole pubbliche (ruolo che ha ricoperto fino al 1993).Per una sorta di scommessa inizia ad insegnare gratis per dimostrare che la scherma è uno sport alla portata di tutti (almeno a Pisa) e, passo dopo passo, i suoi allievi incominciano e scalare le classifiche nazionali e mondiali, sino ad arrivare agli acuti olimpici di Puccini, Vanni e Sanzo. Come Maestro ha partecipato a numerosissime Olimpiadi, Campionati mondiale ed europei.
I COMMENTI – “Oggi scompare un pezzo di storia della scherma italiana – è il commento commosso del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso -. “Il Pisa Sporting Club, – si legge in una nota – si unisce al profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Di Ciolo, protagonista della vita della nostra città e grande maestro di vita e di sport. Grazie a lui la Scherma nazionale ha conquistato decine di medaglie e il nome di Pisa”.