Si chiude l’iter burocratico da parte del Comune di Pisa. Grande soddisfazione in consiglio comunale, rinviato di un paio d’ore per mancanza del numero legale. Alla conclusione delle votazioni si è levato un lungo applauso in consiglio. Il sindaco Conti: “Votazione che rimarrà nella storia della nostra città”. Latrofa: “Traguardo raggiunto in tempi record per il nostro Paese”. Ma cosa succederà adesso? Quali saranno i prossimi passi per arrivare alla posa della prima pietra?

VARIANTE APPROVATA – Queste le parole del sindaco di Pisa Michele Conti: “Una votazione che rimarrà nella storia della nostra città, un atto di cui andiamo molto orgogliosi soprattutto per la celerità con cui siamo riusciti a portare a termine questo importante iter urbanistico, con il quale evitiamo di consumare nuovo suolo cancellando la previsione di stadio a Ospedaletto e, contestualmente, permettiamo di riqualificare l’Arena Garibaldi- stadio Romeo Anconetani e più in generale il quartiere di Porta a Lucca. Abbiamo mantenuto le promesse e centrato un obiettivo di mandato, rispettando puntualmente il cronoprogramma di lavoro che ci eravamo dati. Per questo risultato ringrazio gli uffici per il prezioso lavoro e i consiglieri comunali, non solo per questi due giorni impegnativi, ma per la costanza dei mesi passati in cui si sono tenute molte commissioni consiliari per discutere gli atti e le osservazioni presentate. Questo è un atto fondamentale per Pisa che consentirà la riqualificazione di tutta la zona nord della città”. Gli fa eco l’assessore Latrofa: “L’emozione che provo in questo momento è ENORME. Ho creduto in questo atto sin dal 2017 quando ero un semplice consigliere di minoranza della lista civica Pisa nel cuore. Un traguardo bellissimo raggiunto in un tempo record per il nostro Paese. Un grande ringraziamento ai componenti dell’Ufficio Urbanistica magistralmente diretto dall’Ing. Daisy Ricci, al Sindaco, all’Assessore Dringoli, agli altri membri della Giunta, a TUTTI i consiglieri comunali. Infine, non per importanza, lasciatemi ringraziare i membri del direttivo e tutti gli elettori di Pisa nel cuore, senza i quali, da solo, non avrei mai avuto la forza e la tenacia per portare avanti questa causa. Tutti insieme vi abbiamo investito tante energie ma la soddisfazione di oggi le ripaga tutte con gli interessi!” Ma quali sono adesso i passi da seguire per arrivare finalmente alla posa della prima pietra? Come rivelato dal consigliere comunale e capogruppo di Noi adesso Pisa – Fratelli d’Italia, Maurizio Nerini: “La palla passa al Pisa, arriverà un nuovo Piano Economico Finanziario da valutare per conferire lo Stadio come bene pubblico in un fondo pubblico-privato garantito dallo Stato per arrivare al progetto definitivo per la costruzione. Sono molto fiducioso”.

IL PROGETTO E PEF – Il progetto e il conseguente piano economico finanziario sono due aspetti importantissimi, dai quali non si può prescindere. Lo studio Iotti+Pavarani ha vinto il “concorso” per scegliere appunto quale tra i progetti presentati potesse essere utilizzato. Si parla ormai del lontano 2017, e l’allora comitato tecnico era composto da Giuseppe Corrado (Presidente Pisa S.C), Giovanni Corrado (Consigliere Pisa S.C.), Mirko Paletti (Consigliere Pisa S.C.), Alessandro Pasquarelli (Amministratore Delegato Innovation Re), Michele Candeo (Direttore Tecnico Innovation Re), Rino Pagni (Consigliere Ordine degli Architetti di Pisa, in rappresentanza della Presidente Patrizia Bongiovanni), Marco Gesi (Prorettore Università di Pisa con delega alle attività sportive, in rappresentanza del Magnifico Rettore Paolo Maria Mancarella). Alla fine il comunicato ha espresso all’unanimità la propria preferenza verso la proposta dello Studio Iotti-Pavarani per una serie di valutazioni ben rappresentate dal verbale di assegnazione. Successivamente al concorso promosso dal Pisa e dalla Ire (Innovation Real Estate), quest’ultima azienda è confluita nel gruppo Yard, per realizzare il progetto definitivo. Rispetto ai 18000 posti previsti inizialmente il dato, in base ad alcuni parametri, è stato rivisto in 16.500 posti a sedere al coperto, con un investimento di circa 30 milioni di euro. Bisognerà poi presentare un piano economico adeguato e sostenibile, che arriverà, secondo le parole del presidente Corrado di qualche mese fa: “circa un mese dopo l’approvazione della Variante”. 

CHI FINANZIERA’ IL PROGETTO? – Su questo tema c’è ancora un po’ di mistero. Prima del lockdown la situazione restava quella della Invimit, una società del ministero dell’economia che gestisce fondi di investimento pubblico. Inoltre resta in piedi la pista del Credito Sportivo, gestito dall’ex presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi, intervistato recentemente da La Nazione. Interrogato sulla questione, queste sono state le sue ultime dichiarazioni, datate 30 aprile 2020: “da parte della banca che presiedo confermo l’interesse per l’operazione, anche se un nostro coinvolgimento in questa fase è prematuro. Saranno il Pisa e la Yard, la società che segue il progetto per il club nerazzurro, a chiamarci in causa quando sarà il momento opportuno. Non avevo dubbi al riguardo avendo grande stima del presidente Corrado e dalla Yard, una società più che accreditata nel settore, ma mi fa molto piacere verificare che il progetto sta proseguendo, anche ad un passo sostenuto, grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale – dice -: per parte nostra posso dire che stiamo seguendo con molto interesse l’operazione come sanno anche i tecnici della Yard, con cui, almeno fino ad un paio di mesi fa, prima dell’emergenza Covid, abbiamo mantenuto rapporti frequenti”.

GLI ULTIMI PASSI – Una volta arrivato il piano economico finanziario e una volta che il comune avrà conferito l’Arena come bene pubblico in un progetto pubblico-privato, bisognerà adempiere al bando di selezione per individuare una società di gestione del risparmio che condurrà tutta l’operazione. Il soggetto proponente è ancora la Dea Capital, che avrà la priorità rispetto ad altri soggetti. Gli ultimi passi da fare saranno la costituzione del fondo obiettivo, cioè una società di gestione formata con ripartizione di quote, tra finanziatori e anche il Comune di Pisa che avrà un pacchetto di quote, stimato intorno al 10%. Una volta definito il regolamento del fondo, tra durata e tutele varie, si potrà procedere all’assegnazione dei lavori per il cantiere e poi potrà essere posata la prima pietra.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018