Tornano a parlare i giocatori del Pisa. Si tratta di Fabbro e Moscardelli, protagonisti di due interviste rilanciate anche sul sito ufficiale del Pisa.
FABBRO – “La sera quando suono da solo provo le stesse emozioni di quando entro in campo e faccio gol. Sensazioni diverse, ma entrambe fortissime. Il calcio e il piano sono fatti per emozionare”. Per Fabbro di tratta di un lockdown particolare. “Diciamo che, a parte il campo che manca tantissimo, non sono cambiate molto le mie abitudini perché da quando sono a Pisa faccio solo campo di allenamento e casa, non esco mai. Questa è una piazza fantastica, quando vado in giro tutti hanno un’attaccamento assurdo alla maglia, mi chiedono una foto come se fossi un idolo. Sono un fortunato“. Adesso, come detto, in attesa di tornare a correre dietro ad un pallone c’è tutto il tempo per affinare le doti musicali: “Ultimamente ho imparato a suonare Imagine di John Lennon, ma la ‘prima’ all’Arena la identifico con Bohemian Rapsody dei Queen. Un gol al novantesimo? Sicuramente il tema del film Profondo Rosso. Una speranza? Semplice, la fine del contagio”.
MOSCARDELLI – Il capitano del Pisa Sporting Club ha parlato del suo momento e delle speranze per il futuro: “Ci vuole tanta pazienza. So che è difficile stare a casa, spesso senza vedere i familiari. Io per fortuna sono con mia moglie e i miei figli: ora me li godo, siamo sempre dentro casa ma si trovano cose da fare, faccio anche qualche esercizio in giardino, per tenermi in forma perché la speranza è sempre che si possa ricominciare”. Come ripartire? “Quando ricominceremo ci saranno accortezze e restrizioni, ma la cosa deve essere valutata bene. Per adesso però puoi fare solo delle ipotesi senza però avere nulla di certo. Noi speriamo che si possa continuare, pur con le dovute sicurezze”. Questa stagione ha comunque regalato a Moscardelli un momento significativo: “Il primo gol realizzato di quest’anno a Trapani, in rovesciata. Sono tornato a far gol in B dopo tanti anni, una grande soddisfazione”.