Un mese fa terminavano di essere discusse le 65 osservazioni per portare all’approvazione della variante urbanistica dell’Arena Garibaldi. Dopo l’approvazione in consiglio comunale, inizialmente prevista per il 24 marzo, la palla sarebbe passata al Pisa, ma l’emergenza Coronavirus ha di fatto rimandato tutto a data da destinarsi. Una volta che tutto tornerà alla normalità cosa succederà?
Il 27 febbraio, con orgoglio, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pisa Raffaele Latrofa annunciava la fine dei lavori per il cronoprogramma dell’Arena Garibaldi: “In pieno rispetto del cronoprogramma stabilito, si conclude oggi l’iter delle osservazioni alla variante Stadio”. “A breve – aggiungeva l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – sarà calendarizzata la votazione della variante in Consiglio Comunale nella seduta del 24 marzo concludendo definitivamente l’intero iter di approvazione della variante urbanistica che è la parte che spetta al Comune”. Poi di colpo il Coronavirus ha interrotto la vita così come la conoscevamo.
Non è escluso che il Comune di Pisa decida di fare anche delle sedute online, anche se al 100% da questo punto di vista l’iter burocratico si concluderà, in ritardo o no e la palla passerà comunque al Pisa. Ma quali saranno le priorità del mondo di domani? Da quello che sappiamo la società ha la volontà di proseguire senza intoppi, almeno per quanto riguarda ciò che è di sua competenza, per andare avanti sul progetto stadio. L’enorme crisi economica che ne seguirà però, potrebbe anche portare, nella peggiore delle ipotesi, a rivedere qualche piano. I famosi contributi da parte di società come il Credito Sportivo, potrebbero essere anche rivisti, è possibile che le priorità possano cambiare e allo stato attuale ciò che poteva essere certo, potrebbe anche diventare incerto. L’unica cosa certa è che il progetto di sicuro subirà un rallentamento di almeno qualche mese, anche solo a causa del rinvio dei campionati. Solo quando tutto tornerà alla normalità si tornerà a parlarne con cognizione di causa.