Nel corso della puntata numero 92 di Finestra Sull’Arena è intervenuto telefonicamente l’ex difensore del Pisa SC Simone Calori. Insieme a lui si è parlato del momento non facile che stanno attraversando i nerazzurri e di come uscire al più presto da questa situazione di empasse in classifica. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Calori.
Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.
Ciao Simone, parliamo un attimo di te. Sappiamo che tra poco ci sarà qualcosa di molto bello nel tuo immediato futuro.
Sì, dopo essermi sposato a giugno dello scorso anno, questo giugno diventerò papà. Nascerà la piccola Aria.
Congratulazioni!
Parliamo invece dei nerazzurri. Il rendimento del Pisa, specialmente in casa, è molto negativo, con la squadra che non vince ormai da tre mesi.
È strano il rendimento casalingo del Pisa, che comunque grazie ai suoi fantastici tifosi gioca sempre in casa anche quando va in trasferta … credo che la sconfitta di Empoli abbia un po’ condizionato il percorso recente ed è un peccato perché sono convinto che nelle ultime partite i neroazzurri hanno perso quei punti che avrebbero consentito a capitan Moscardelli e compagni di lottare addirittura per i play off.
Come te lo spieghi? Qual è una delle ultime gare del Pisa che hai visto e quali difetti correggeresti?
A Cremona ho visto un gran bel Pisa, in una partita pazza dove tutte e due le squadre giocavano a duemila all’ora e pensavano sempre ad attaccare; i neroazzurri devono imparare a gestire meglio il risultato, visto che ultimamente hanno subito un paio di rimonte da una situazione di vantaggio che hanno fatto precipitare la squadra nei play out.
Il Pisa tra infortuni e mercato ha rimescolato un po’ le carte della rosa…
Parlate con uno che abolirebbe il mercato, soprattutto quello di gennaio … il Pisa qualcosa ha cambiato ma la maggior parte delle volte tali cambiamenti non portano grandi vantaggi soprattutto in un campionato difficile come quello di serie B dove spesso giochi ogni tre giorni e gli allenatori hanno grandi difficoltà nell’inserire i nuovi giocatori. Ripeto, il problema attuale dei neroazzurri è quello di arrivare al risultato positivo senza farsi recuperare quando riesce a passare in vantaggio.
Come vedi le avversarie del Pisa in questo momento e il suo calendario?
Seguo il Venezia perché conosco bene mister Dionisi, loro hanno fatto tanti pareggi e sono sempre stati nella zona calda della classifica. Zona dalla quale il Pisa per uscire deve fare risultato contro il Perugia, anche perché poi arrivano due partite complicate contro Crotone e Livorno che spero vengano disputate normalmente a porte aperte, altrimenti si rischia di falsare un po’ il tutto.
Tra i difetti più grossi di questa squadra forse c’è il fattore mentale. Come invertire la rotta.
Ora c’è da resettare la testa dopo la sconfitta subita contro il Venezia, cosa che non sono sicuro che si sia verificata dopo la partita di Empoli; c’è da bandire la negatività ed i calciatori devono ritrovare lo spirito giusto, capendo che a volte anche un pareggio può essere un risultato da accettare di buon grado. Ma sono convinto che il Pisa finora non abbia ancora detto la sua …
E se questa classifica paradossalmente potesse diventare un alleato?
La classifica così corta è un’ottima alleata per la risalita dei neroazzurri, due risultati positivi possono cambiare gli orizzonti della stagione; ma in quel caso l’errore da non commettere sarebbe adagiarsi sugli allori, perché basterebbero un paio di risultati negativi per essere risucchiati ancora una volta nella zona rossa della classifica. Il Pisa in generale deve badare al sodo, facendo anche partite meno belle ma che portino punti alla causa, giocando magari come se fosse ancora in serie.
Torniamo al famoso anno di Braglia, quello della promozione in B del 2007 e parliamo di mentalità
L’anno di Piero Braglia sapevamo di essere inferiori agli altri e con questa mentalità scendevamo in campo, e ti assicuro che per gli avversari era davvero difficile avere ragione della nostra squadra, sapevamo vender cara la pelle. Ed è bello che a tanti anni di distanza quella squadra sia sempre ricordata con piacere dai tifosi neroazzurri, forse perché abbiamo dato per la maglia del Pisa tutto quello che avevamo dentro.
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